09/02/2012, 00.00
INDIA
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Pogrom dell’Orissa: vittima (indù) ottiene un risarcimento, con l’aiuto della Chiesa

di Santosh Digal
Autorità di Kandhamal pagheranno all’uomo 50mila rupie (circa 760 euro). Durante le violenze anticristiane del 2008, ultranazionalisti indù avevano bruciato la casa di Ashor Kumar Ray, 45 anni. Un avvocato della Commissione di giustizia, pace e sviluppo dell’arcidiocesi ha assistito l’uomo nel processo all’Alta corte dello Stato.
Bhubaneswar (AsiaNews) – Le autorità del Kandhamal (Orissa) hanno risarcito con 50mila rupie (circa 760 euro) un indù, vittima dei pogrom del 2008. Fondamentale il sostegno della Chiesa cattolica, che attraverso l’arcidiocesi di Bhubaneswar ha fornito all’uomo un avvocato. Durante le violenze anticristiane, scatenate da ultranazionalisti indù, la casa di Ashor Kumar Ray, 45 anni, era stata distrutta.

“Io e la mia famiglia – racconta Ashor ad AsiaNews – avevamo una bella casa nel villaggio di Nedipadar. Durante i pogrom, è stata bruciata insieme a tutti i miei beni. Così, ho sporto denuncia alla stazione di polizia di Phiringia, ma nessuno ha mai fatto nulla”. In un primo momento, le autorità del Kandhamal avevano inserito l’abitazione nella lista delle proprietà da risarcire. Poi, i funzionari hanno rifiutato ogni forma di ricompensa, sostenendo che la casa dell’uomo era finita nella lista “per errore”.

Così, alla fine del 2011 Ashor si è rivolto alla Commissione di giustizia, pace e sviluppo dell’arcidiocesi di Cuttack-Bhubaneswar. “Mi avevano detto – spiega – che l’arcidiocesi aiutava le vittime dei pogrom di Kandhamal. Sono andato lì, ho spiegato le mie difficoltà, e gli avvocati del Legal Aid Centre mi hanno assicurato che mi avrebbero assistito nella mia battaglia legale”.

I legali dell’arcidiocesi hanno sottomesso il caso all’Alta corte dell’Orissa, che dopo 42 giorni ha dato ragione ad Ashor e ordinato alle autorità del distretto un risarcimento di 50mila rupie.

Tra dicembre 2007 e agosto 2008, ultranazionalisti indù hanno ucciso 93 persone, bruciato e depredato oltre 6500 case, distrutto oltre 350 chiese e 45 scuole. A causa dei pogrom, nel 2008 oltre 50mila persone, per lo più cristiani, sono state sfollate. Oggi, si contano ancora 10mila profughi. La Chiesa dell’Orissa ha sempre avviato programmi di assistenza e ricostruzione, rivolti a cristiani e indù.
 
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