28/01/2005, 00.00
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Primo cristiano pakistano assolto dall'accusa di blasfemia

di Qaiser Felix

Ma deve rimanere nascosto per timore di persecuzioni. Il governo ammette l'uso improprio della legge.

Lahore (AsiaNews) – Anwar Masih, 32 anni, residente a Lahore, è il primo cristiano pakistano ad essere assolto dall'accusa di blasfemia dalla corte di giustizia pakistana. Lo scorso 17 dicembre un tribunale di Lahore lo ha prosciolto da tutte le accuse ma nonostante questo è costretto a rimanere nascosto e non può tornare a casa dalla sua famiglia perché continua ad essere minacciato da alcuni fanatici estremisti musulmani delle scuole coraniche Markaz e Tayyabba.

Anwar Masih (nella foto), è stato arrestato con l'accusa di blasfemia il 28 novembre del 2003  con una denuncia basata sulla violazione degli articoli 295 e 295A del codice penale pakistano.

L'articolo 295 del codice penale pakistano riguarda l'offesa o la profanazione dei luoghi di culto e punisce "chiunque distrugga, danneggi o profani un qualsiasi luogo di culto o un qualsiasi oggetto sacro di qualsiasi religione con la consapevolezza di arrecare un'offesa".

L'articolo 295A punisce "chiunque deliberatamente oltraggi le credenze religiose di un qualsiasi abitante del Pakistan con parole, scritti o con una rappresentazione visibile".

Justin Jill, avvocato difensore di Anwar Masih del Centre of Legal Aid and Assistance Settlement, in un'intervista rilasciata ad AsiaNews ha detto che il suo assistito è stato accusato di blasfemia per aver insultato il Profeta e per aver disprezzato la barba del suo querelante, Naseer Ahmad, un cristiano convertitosi all'Islam. In realtà tale accusa è il frutto di una vera e propria vendetta. In passato, Naseer Ahmad, venne accusato di aver picchiato un suo vicino di casa fino a farlo entrare in coma. Anwar testimoniò a favore della vittima che a causa dei colpi ricevuti rimase completamente paralizzata. Molto spesso la legge sulla blasfemia viene usata per vendette personali trasversali. Il governo pakistano ha ammesso che le leggi sulla blasfemia sono state utilizzate in modo inappropriato. Dal 1986 sono stati registrati circa 4000 casi di applicazione di questa legge, tra il 1927 e il 1986 furono solamente sette.

Nel 2004 almeno tre cristiani ( Nasir Masih, Samuel Masih e Javed Anjum) sono stati uccisi a causa della loro fede. Samuel e Nasir sono morti in seguito alle torture della polizia, Javed invece è stato torturato e ucciso dagli studenti di una scuola coranica.

Lo scorso anno le autorità pakistane hanno modificato la legge sulla blasfemia. Gli emendamenti, approvati il 26 ottobre scorso, tendono a limitare gli abusi della legge, che condanna le offese al Corano e al profeta Maometto e affidano agli ufficiali della Senior Police le indagini sull'effettiva violazione della legge da parte degli incriminati.  Personalità cattoliche e protestanti hanno però giudicato inutili e insufficienti gli emendamenti approvati dal parlamento pakistano.

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