31/05/2011, 00.00
PAKISTAN
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Punjab, commando attacca pastore protestante. Salvo per l’intervento di musulmani

di Jibran Khan
Gli estremisti islamici hanno teso un’imboscata aprendo il fuoco contro la vettura. L’uomo e i suoi compagni si sono salvati, rifugiandosi in un villaggio musulmano. Gli abitanti hanno risposto al fuoco, mettendo in fuga gli assalitori. "Vogliono uccidere le voci cristiane in Pakistan".
Lahore (AsiaNews) – Il pastore Nadeem John e il suo gruppo sono sfuggiti per miracolo a un attacco dei fondamentalisti islamici, che gli hanno teso un’imboscata aprendo il fuoco contro la sua vettura. L’uomo e i suoi compagni si sono salvati abbandonando il veicolo in un campo e trovando rifugio in un villaggio in maggioranza musulmano; gli abitanti hanno esploso colpi di fucile, allontanando il commando omicida. Raggiunto da AsiaNews, egli spiega che “gli assalitori intendevano uccidere le voci cristiane… ma la vicenda verrà denunciata fino alle più alte autorità”.
 
Il pastore Nadeem John e il suo gruppo sono stati attaccati nelle prime ore della mattinata di ieri, mentre rientravano da un seminario per giovani cristiani organizzato dalla Chiesa cattolica di Gojra, nel Punjab. Nel 2009 la comunità locale era stata vittima di un attacco mirato dei fondamentalisti islamici, che hanno causato morti e case incendiate. Anche in questo caso gli estremisti hanno lanciato minacce contro la minoranza religiosa, intimandole di annullare la tre giorni di incontri e attività del fine settimana.
 
Dopo aver trascorso l’intera giornata di domenica con i ragazzi, alle prime ore di ieri il pastore Nadeem John ha lasciato Gojra a bordo di una vettura, insieme al pastore Sohail Anjum, Sunil John e il loro autista, di nome Johnson. Verso le due del mattino due macchine – Toyota corolla di colore nero – li hanno intercettati, mentre gli occupanti aprivano il fuoco. I proiettili hanno colpito più volte l’auto e ferito alla spalla l’autista che, con coraggio, ha continuato a guidare fino a un campo situato ai bordi della strada. Gli occupanti hanno abbandonato la vettura, inseguiti dai terroristi che continuavano a sparare. “Per un momento temevo di non farcela” ha commentato il pastore Sohail Anjum.
 
Il gruppo ha raggiunto il villaggio di Musalmania, trovando un aiuto insperato nei suoi abitanti, in maggioranza musulmani. “Siamo entrati con le mani in alto – continua il racconto del pastore – e abbiamo detto loro di essere sotto attacco”. Gli abitanti del villaggio hanno imbracciato i fucili e sparato agli assalitori, mettendoli in fuga e salvando così la vita al gruppetto di cristiani.
 
Ad AsiaNews, il pastore Nadeem John riferisce di aver sporto denuncia alla polizia del distretto di Jhung. Egli condanna l’attacco, che definisce l’ennesimo tentativo di “uccidere le voci cristiane” come già avvenuto “più volte in passato”. I fondamentalisti prendono di mira le auto, poco dopo che queste hanno lasciato i villaggi cristiani. “La vicenda – conclude il rev. John – verrà portata  fino alle massime autorità”.
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