14/01/2013, 00.00
PAKISTAN
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Quetta, violenze anti-sciite: Islamabad “commissaria” il Balochistan. Solidarietà dei cristiani

di Jibran Khan
Il governo centrale ha sciolto l’amministrazione provinciale, incapace di arginare l’ondata di attacchi che ha investito la minoranza hazara. I paramilitari affiancheranno la polizia per garantire la sicurezza. Sacerdote a Lahore: vicini agli hazara, vittime di violenze; il 2012 anno peggiore “per le minoranze in Pakistan”.

Islamabad (AsiaNews) - Islamabad ha commissariato l'amministrazione provinciale del Balochistan, ritenendo responsabili in prima persona i vertici del governo locale per la recente serie di violenze che ha investito il capoluogo Quetta (cfr. AsiaNews 11/01/2013 Serie di attentati in Pakistan, oltre cento morti. Obiettivo la minoranza sciita). L'esecutivo ha inviato nella zona l'esercito, per aumentare i controlli e la sicurezza. Intanto anche i cristiani solidarizzano con la minoranza musulmana sciita - in un Paese a larga maggioranza sunnita - e chiedono ai vertici dello Stato più tutele e sicurezza per ogni cittadino del Pakistan.

Lo scorso 11 gennaio Quetta è stata investita da almeno tre diverse esplosioni, che hanno causato un centinaio di vittime molte delle quali appartenenti alla minoranza hazara. Il gesto è stato rivendicato dal gruppo estremista sunnita Lashkar-e-Jhangvi. Esperti di politica pakistana spiegano che si è trattato di un "attacco di matrice confessionale, con obiettivo la comunità sciita". Un fenomeno in continua crescita nel Paese e che, solo lo scorso anno, ha fatto registrare oltre 400 morti. 

Questa mattina Islamabad ha deciso di scogliere il governo della provincia sud-occidentale, quale primo provvedimento urgente in risposta alle richieste dei cittadini, infuriati per l'inerzia e l'incapacità delle autorità locali. Il premier Raja Pervaiz Ashraf, in visita ieri nella città di Quetta (teatro di numerose proteste di piazza), ha confermato che "il governo si è fatto carico della guida del Balochistan" e ha deciso di "rimpiazzare il Primo Ministro [della provincia]". Nell'area sono state inviate al contempo forze paramilitari, che si uniranno alla polizia per garantire la sicurezza.

Intanto la comunità cristiana, anch'essa oggetto di violenze e attacchi mirati in Pakistan, esprime solidarietà alla minoranza sciita. Fra i molti appelli, AsiaNews ha raccolto le parole di p. George John, sacerdote dell'arcidiocesi di Lahore e in prima fila nella difesa dei diritti delle minoranze: "Condanniamo il bagno di sangue di Quetta" ha dichiarato il prete, che assicura la solidarietà "dei membri della Chiesa cattolica agli hazara, vittime di violenze confessionali". "È tempo di prendere misure concrete - aggiunge - per fermare la crescente intolleranza a sfondo religioso. Lo scorso anno è stato il peggiore per le minoranze in Pakistan".   

 

 

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