24/02/2020, 14.18
INDIA
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Radicale indù dell’Orissa si è convertito al cristianesimo

di Purushottam Nayak

L’uomo ha studiato nell’ashram creato dallo Swamy Laxamananda. “Hanno instillato nella mia mente il veleno dell’odio fin dall’infanzia”. Torturato per aver aderito al cristianesimo. Oggi visita le famiglie e invoca la guarigione dei malati attraverso il potere della preghiera.

Cuttack-Bhubaneswar (AsiaNews) – Invece che “Jai Shree Ram” (lode al dio Ram), ora canta “Jai Yesu” (Gloria a Gesù): è Niladri Kanhara, 53 anni, ex membro del gruppo radicale indù Rashtriya Swayamsevak Sangh (Rss), in passato leader del Vishwa Hindu Parishad (Vhp) e seguace del guru Laxamananda in Kandhamal. L’uomo è tra coloro che in Orissa hanno dissacrato le chiese dei cristiani e torturato i fedeli, anche prima dei famosi progrom del 2008. Poi si è pentito e convertito al cristianesimo, e per questo anch’egli è stato perseguitato. “Ho trovato – afferma – il vero Dio e ho accolto Gesù Cristo come mio Redentore e Salvatore”.

Niladri proviene da un villaggio del blocco di Phiringia, nel distretto di Kandhamal, abitato da 90 famiglie di religione indù. La zona è il nucleo centrale del gruppo di estrema destra nazionalista Rss. Egli racconta: “Ho studiato fino alla sesta classe nel 1980 a Chokapad, Tiakabali Block, l’ashram costruito dallo Swami Laxamanananda, leader del Vhp. Essi hanno instillato nella mia mente il veleno dell’odio fin dall’infanzia. Ho imparato a odiare e torturare i cristiani. La linea guida era ‘Per salvare l’induismo bisogna eliminare i cristiani dal Kandhamal’”.

Quando “ero un leader Vhp e Rss – continua – ho torturato molti cristiani, minacciato di Ghar Wapsi [riconversioni] all’induismo. Ho dissacrato molte chiese. Nel 2005 mia moglie Usharani ha avuto visioni divine. Mi proibiva di mangiare la carne e di bere. I nostri cinque figli erano malati. Io andavo al tempio e offrivo le puja [rituali votivi per propiziarsi il favore degli dei, ndr], vendevo monili d’oro, sacrificavo le capre e spendevo molti soldi”.

Un giorno, prosegue, “il rev. Pavitra Mohomo Kata è venuto a casa mia e ha parlato con mia moglie. Le ha detto: ‘Se credete in Dio, vostra figlia si salverà’. Io lo odiavo perché era cristiano. Ma Gesù Cristo ha guarito mia figlia dalla malattia grazie alle costanti preghiere del pastore. I miei colleghi del Sangh Parivar erano furiosi e hanno rapito il figlio Bantu per dare una lezione al padre”. Anche Niladri e il reverendo sono stati picchiati senza pietà dai membri dell’Rss e del Vhp e nessuno ha sostenuto Niladri.

Il Sangh Parivar ha dichiarato il boicottaggio sociale nei confronti della famiglia del “traditore”: nessuno poteva parlare con loro, nessuno doveva aiutarli, i bambini non potevano andare a scuola. Nel 2008 Niladri è fuggito nella foresta e non è più tornato a casa. Nel 2014, aggiunge, “quando il Bjp è salito al governo dell’Unione, il Vhp e l’Rss mi hanno invitato a tornare all’induismo promettendomi molti beni e opportunità. Ho rifiutato tutto per proclamare Gesù mio Salvatore”.

Niladri è impegnato con entusiasmo nel servizio di visita alle famiglie e nella preghiera, nonostante le minacce di morte che riceve. Tra coloro che hanno avuto benefici dal potere della sua preghiera, vi sono Dusha Pradhan, Kalumaha e Raikia. Pradhan afferma: “Ero malato da molto tempo, poi sono stato guarito dal potere di Gesù Cristo tramite la preghiera di Nilagri. Prima usavo fili sacri, come legare le medicine alla mia mano, ma ora non uso più tutti questi rimedi dopo aver trovato il vero Dio”. Gladdy Pradhan, una ragazza che sta sostenendo gli esami di 10ma classe, dice: “Avevo continui mal di testa e mi sentivo frastornata. Non ero in grado di concentrarmi nello studio. Ora sono guarita del tutto e riesco a studiare”.

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