18/10/2004, 00.00
INDONESIA
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Ramadan: leader religiosi chiedono la chiusura di locali e ristoranti

Limitata la vendita di alcol e l'apertura dei locali notturni. Il leader religioso Abu Bakar Ba'asyir rischia la condanna a morte per la strage di Bali

Jakarta (AsiaNews) – In occasione del Ramadan, esponenti dei gruppi radicali del Fronte di Difesa dell'Islam (Front Pembela Islam, FPI), hanno chiesto la chiusura di tutti i locali notturni e delle case da gioco nei distretti a "luci rosse" di Jakarta Kota (centro d'affari e di divertimenti notturni nella zona ovest di Jakarta).

Anche i leader religiosi musulmani fanno appello all'osservanza delle regole. Essi hanno diffidato le tv pubbliche dal trasmettere programmi in contrasto con le leggi islamiche. Nei giorni scorsi migliaia di studenti musulmani e attivisti hanno dimostrato in diverse zone del paese, chiedendo la chiusura totale dei locali notturni durante il Ramadan. Membri del FPI hanno promesso di "monitorare" i locali notturni per accertarsi che discoteche, night e bar sospendano l'attività durante il mese sacro. Le autorità cittadine della capitale vietano la vendita di alcol durante il mese sacro. Nel 2002 è stato promulgato un decreto che prevede la chiusura di centri di massaggi, night, bar e karaoke durante il Ramadan; le discoteche di 5 grandi alberghi hanno subito limitazioni nell'orario di apertura e le stesse restrizioni vengono applicate ai ristoranti che ospitano complessi musicali.

Nell'Aceh, provincia a maggioranza musulmana in cui vige la Sharia, le autorità locali hanno imposto la chiusura di bar e ristoranti dalle 5 del mattino alle 4 del pomeriggio; chi non seguirà le direttive, verrà punito in osservanza alle leggi islamiche.

Durante il Ramadan, fra qualche settimana, si aprirà il processo ad Abu Bakar Ba'asyir, il leader religioso del gruppo integralista Jemaah Islamiah; egli è accusato di essere la mente ispiratrice della strage di Bali che, nel 2002, è costata la vita a 202 persone. Sul leader fondamentalista pende anche l'accusa di aver ordinato l'attentato al Marriot Hotel di Jakarta. Andi Herman, pubblico ministero del tribunale di Jakarta, ha stilato due capi di accusa contro di lui: violazione della legge 15 sul terrorismo e violazione dell'articolo 187 del codice penale. Per entrambi i reati l'ordinamento indonesiano prevede la pena di morte.

Abu Bakar Ba'asyir, arrestato all'indomani della strage di Bali e successivamente rilasciato, respinge le accuse e smentisce ogni legame con gruppi terroristi di matrice islamica. Il processo a Abu Ba'asyir sarà un banco di prova per capire le reali intenzioni del nuovo presidente Susilo Bambang Yudhoyono. Susilo, che il 20 ottobre subentrerà ufficialmente a Megawati Sukarnoputri, ha promesso di stringere una morsa attorno ai terroristi.(MH)

  

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