15/11/2013, 00.00
GIAPPONE
Invia ad un amico

Rivoluzione a Tokyo: gli imperatori saranno cremati e sepolti in mausolei "eco-friendly"

Akihito e Michiko rompono una tradizione che dura da più di 350 anni: la loro tomba sarà di dimensioni minori rispetto a quelle degli antenati e il loro funerale dovrà avere "il minor impatto sociale possibile". Il Sol Levante si interroga sul futuro della casa imperiale.

Tokyo (AsiaNews) - Rompendo una tradizione che dura da più di 350 anni, la coppia imperiale giapponese ha deciso di farsi cremare dopo la morte. Inoltre, Akihito e Michiko hanno espresso la volontà di essere sepolti in un mausoleo di dimensioni ridotte che sia "eco-compatibile", e hanno chiesto al governo e al popolo nipponico di avere funerali "col minor impatto sociale possibile". L'annuncio, confermato nella notte dalla Casa imperiale, ha scatenato un intenso dibattito nel Sol Levante: il Trono del Crisantemo, pur non avendo più caratteristiche "semi-divine", è infatti ancora un importante segno di unità nazionale.

Noriyuki Kazaoka, capo dell'Agenzia che cura la Casa imperiale, ha spiegato che le richieste sono state presentate dagli imperatori lo scorso aprile e ha confermato che la decisione di Akihito "rappresenta un'inversione di tendenza che dura sin dagli inizi del periodo Edo [noto anche come Tokugawa, rappresenta in pratica l'ultima fase dello shogunato in Giappone ndr]".

La decisione rappresenta una svolta epocale per la tradizione imperiale giapponese. Quando muore un imperatore, l'intero Paese osserva 9 giorni di lutto stretto con le caratteristiche scintoiste: si offrono sacrifici, ci si presenta nei pressi del Palazzo per porgere le proprie condoglianze e ci si astiene dalla normale vita sociale. La famiglia imperiale, invece, rimane in lutto per un anno: come avvenne per la morte di Hirohito, il successore di Akihito - il figlio Naruhito - riceverà le insegne del potere subito dopo la morte del padre ma dovrà attendere 365 giorni per l'incoronazione.

Di solito viene costruita presso il Palazzo una camera mortuaria speciale, con precise caratteristiche, dove vengono ammessi solo i funzionari della Corte, i membri più importanti della politica e della società e ovviamente la famiglia imperiale. Conclusi questi riti si procede all'inumazione in due mausolei distinti - uno per l'imperatore, l'altro per l'imperatrice - che possono essere visitati da tutti. L'attuale coppia regnante ha voluto cambiare anche questo aspetto.

Akihito ha chiesto un mausoleo di grandezza inferiore a quello del padre - Hirohito, che copre 4.300 metri quadri - e ha avanzato l'ipotesi di essere sepolto con la moglie. Da parte sua, l'imperatrice ha ringraziato ma ha definito l'onore "troppo grande". Inoltre, l'imperatore ha imposto che per la costruzione della sua ultima casa "non vengano abbattuti troppi alberi" e che l'edificio sia "in pace con la natura circostante e con l'ambiente, che dobbiamo sempre rispettare".

La capitolazione nella II Guerra mondiale, la rinuncia al potere temporale e la dichiarazione "sulla natura umana dell'imperatore" del 1946 hanno cambiato in maniera profonda la figura e il ruolo del massimo leader giapponese. Tuttavia esso rimane la figura più rispettata del Paese, rappresenta tutti i cittadini ed è ancora considerato un tramite con il mondo ultraterreno. La scelta di Akihito, che ha voluto per il suo regno e come nome postumo il termine Heisei ["pace" ndr], sembra destinata a cambiare ancora di più il Paese e il suo rapporto con il trono.

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Tokyo, al via le cerimonie per l’abdicazione dell’imperatore
12/03/2019 08:19
Dopo il Papa, l'imperatore: Akihito sarà “emerito”
26/02/2019 09:58
Il governo approva la legge per l’abdicazione dell’imperatore Akihito
19/05/2017 08:41
Tokyo, per la prima volta nella storia sarà possibile visitare il Palazzo imperiale
03/02/2014
Naruhito è il nuovo imperatore del Giappone
01/05/2019 08:30


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”