18/01/2006, 00.00
IRAN
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Russia e Cina sono contrari alle sanzioni contro l'Iran

Dopo il vertice di Londra si studiano le vie per fermare l'escalation nucleare iraniana.

Tehran (AsiaNews/Agenzie) – Russia e Cina sono contrarie a possibili sanzioni Onu sull'Iran. Secondo alcuni rappresentanti delle due potenze, per ridurre il  programma nucleare iraniano servono più negoziati, che sanzioni.

La scorsa settimana Tehran ha ripreso appieno le ricerche sui combustibili nucleari, creando preoccupazione nella comunità internazionale.

In un vertice a Londra  lunedì 16 gennaio, Usa e Ue hanno imbracciato la stessa linea: portare il caso iraniano al Consiglio di sicurezza Onu, che potrebbe imporre sanzioni commerciali o diplomatiche  sull'Iran.  Mosca e Pechino optano invece per maggiori negoziati e sono contrarie alle sanzioni.  "Le sanzioni non sono in alcun modo la via migliore, né la sola, per risolvere il problema" ha detto il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov. Il presidente Vladimir Putin, pur preoccupato degli sviluppi a Tehran, ha messo in guardia da "passi sbagliati o bruschi".

Kong Quan, portavoce del ministro degli esteri di Pechino, si mostra favorevole a proseguire l'azione diplomatica europea per risolvere la crisi. "Noi pensiamo - ha detto ieri – che la cosa più urgente per tutti è di rimanere pazienti e di fare un enorme sforzo per riprendere i negoziati fra lo EU3 [Gran Bretagna, Francia e Germani] e l'Iran". Secondo Pechino, un'azione del Consiglio di sicurezza Onu potrebbe complicare il problema.

A Londra è stata decisa per il 2 febbraio una riunione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea).

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