28/01/2013, 00.00
VIETNAM
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Saigon, migliaia di cattolici (e non) in preghiera per i diritti e la libertà religiosa

di Thanh Thuy
Per tutto il 2103 i Redentoristi celebreranno una messa speciale ogni ultima domenica del mese. Ieri a Ho Chi Minh City oltre duemila persone hanno aderito all’iniziativa. Durante la funzione è intervenuta la madre (buddista) di una giovane cattolica arrestata. La Commissione per i diritti umani denuncia l’internamento in manicomio di un blogger.

Ho Chi Minh City (AsiaNews) - Migliaia di vietnamiti, cattolici e non, hanno pregato insieme per la pace e la libertà religiosa nel Paese, teatro nelle ultime settimane di una serie di violazioni alla pratica del culto, fra cui la demolizione del Carmelo ad Hanoi e la condanna di blogger e attivisti. Ieri almeno duemila persone hanno preso parte alla messa celebrata dai sacerdoti Redentoristi di Saigon, durante la quale è intervenuta anche la madre di una giovane, arrestata di recente per aver condannato in rete "l'espansionismo cinese". Intanto il Comitato vietnamita per i diritti umani denuncia la chiusura in manicomio di un altro blogger e attivista della capitale.

Per tutto il 2013 i Redentoristi di Ho Chi Minh City hanno assicurato di continuare "l'impegno a favore della pace e della giustizia in Vietnam". Al riguardo, i sacerdoti celebreranno ogni ultima domenica del mese una messa speciale, unita ad altre iniziative "che verranno illustrate nei prossimi giorni", come recita un comunicato ufficiale.

Illustrando le particolari intenzioni della funzione celebrata ieri, p. Joseph Dinh Huu Thoai ha chiesto a tutti i fedeli di "pregare per le vittime delle ingiustizie sociali" e per le "gravi violazioni" compiute dalle autorità locali, soprattutto in tema di proprietà terriere e possedimenti. I sacerdoti hanno anche lanciato un accorato appello alla libertà per i molti attivisti, finiti in carcere per aver preso posizione - in internet e nelle piazze - contro la "politica imperialista" di Pechino. Durante la funzione, p. Joseph ha presentato Nguyen Thi Nhung, buddista e madre della studentessa cattolica Nguyen Phuong Uyen, originaria della provincia di Long An, arrestata per i suoi post contro la Cina.

Il responsabile provinciale dei Redentoristi, p. Vincent Pham Trung Thanh ha ricordato il caso della giovane, affermando che "se le porte della prigione oggi si aprissero, Phuong Uyen sarebbe libera", per la gioia di "genitori, amici e tutti noi". "Siamo cattolici - ha aggiunto il sacerdote - e non possiamo esimerci dal pregare per la libertà di tutti gli esseri umani, così come Gesù ha fatto". Al termine della funzione, preti e fedeli hanno acceso candele a Nostra Signora del Mutuo Soccorso, pregando per la pace e la giustizia in Vietnam.

Intanto la Commissione vietnamita per i diritti umani denuncia la sparizione di Le Anh Hung, blogger e attivista, rinchiuso in un centro di detenzione per malattie mentali di Hanoi. Il 24 gennaio scorso sei agenti della sicurezza lo hanno prelevato - con un pretesto - dal luogo di lavoro, gettandolo a forza all'interno di un furgone. Alcuni amici hanno cercato di incontrarlo, ma la direzione dell'istituto ha opposto un netto rifiuto e aggiunto che è stata proprio la madre del giovane - un'affermazione respinta con forza dalla donna - a chiederne l'internamento. 

 

 

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