12/08/2010, 00.00
CINA
Invia ad un amico

Sale il bilancio dei morti a Zhouqu. Rischi di nuove frane

Sono oltre 1100 i morti travolti dal mare di rocce, terra e fango che hanno cancellato interi centri abitati. Si lotta per salvare qualche vita. Ma il problema è accertare le cause del disastro.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Sono 1.117 i morti accertati a ieri per la frana di rocce, terra e fango che ha sommerso tre villaggi nella contea di Zhouqu (Gansu), ma almeno altri 627 sono tuttora “dispersi”. Ieri sono stati estratti dalle macerie altri 2 sopravvissuti e continuano le ricerche, anche se con speranze sempre minori.

La pioggia continua a cadere, ostacolando i soccorsi di oltre 7mila militari e medici. Il Centro nazionale meteorologico dice che il pericolo di nuove frane è “relativamente ampio”, in una zona che lo sfruttamento irrazionale del suolo e delle risorse ha reso ad elevato rischio di simili disastri “naturali”. I soldati hanno usato esplosivi per modificare il corso del fiume Bailong e creare un instabile lago, le cui acque possono straripare e inondare di nuovo Zhouqu. Intanto le autorità si affrettano a citare esperti che dichiarano che “non ci sono prove” che la zona è stata resa insicura per la creazione di dighe e lo sfruttamento indiscriminato del territorio, peraltro senza avere esaminato la situazione reale.

La frana ha cancellato interi villaggi come Yueyuancun, Dongjie, Henan Xincun, Beiguang, trascinando via case e persone, sommergendo strade e infrastrutture. A Zhouqu ci sono oltre 1.000 case distrutte e 3mila tuttora allagate. Oltre 45mila persone della contea sono state evacuate e si pone il problema di dove alloggiare in modo stabile gli sfollati. Sono state mandate oltre 7mila tende ma la zona è montuosa e poco adatta a vasti campi, anche perché la pioggia prosegue.

Il clima è caldo è i medici consigliano di cremare al più presto i morti, anche se nella zona ci sono molti buddisti tibetani che usano seppellire le salme. Intanto esplode una polemica persino per le cremazioni: i locali protestano che per la cremazione ci vogliono 1.000 yuan, un costo eccessivo dato che il governo ha finora promesso aiuti per soli 8mila yuan a famiglia.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Dighe e deforestazione: non è solo “naturale” il disastro nel Gansu
10/08/2010
Yunnan, nuova colata di fango: 67 dispersi
18/08/2010
Cina, oltre 50mila evacuati per le alluvioni a Dandong
21/08/2010
Soccorsi difficili per 1300 dispersi nel fiume di fango di Zhouqu
09/08/2010
Festa dell’Assunta, i cattolici del Gansu ricordano le vittime di Zhouqu
16/08/2010


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”