26/09/2006, 00.00
Vaticano
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Scomunica "latae sententiae" per mons. Milingo

Ha seminato "divisione e sconcerto fra i fedeli" per aver ordinato sacerdoti sposati a Washington.

Città del Vaticano (AsiaNews) – Mons. Emmanuel Milingo, arcivescovo emerito di Lusaka, è scomunicato per aver ordinato pubblicamente 4 nuovi vescovi appartenenti a un'associazione di preti sposati. In una dichiarazione della Sala stampa vaticana si afferma che "per questo atto pubblico sia l'arcivescovo Milingo che i quattro ordinati sono incorsi nella scomunica latae sententiae", cioè automatica, per essere andati contro le regole della Chiesa, "seminando divisione e sconcerto fra i fedeli".

In anni recenti mons. Milingo era divenuto famoso per le sue liturgie "di guarigione", dove si invocava lo Spirito Santo per la guarigione fisica a spirituale di molti malati. Nel 2001 egli si è "sposato" con Maria Sung, una donna coreana, varando insieme a lei una collaborazione con la setta di Moon per la diffusione in Africa di una pseudo-religione con clero sposato. Giovanni Paolo II aveva con pazienza cercato tutti i modi per ricondurlo nell'alveo della Chiesa, riuscendovi solo per poco tempo. Dopo un periodo di silenzio, mons. Milingo è riapparso da poco negli Stati Uniti.

"Esponenti a vario livello della Chiesa – ricorda la nota vaticana - hanno invano cercato di contattare l'arcivescovo Milingo, per dissuaderlo dal proseguire in azioni che provocano scandalo, soprattutto nei riguardi dei fedeli che hanno seguito il suo ministero pastorale a favore dei poveri e dei malati. Tenuto conto della comprensione manifestata, anche di recente, dal Successore di Pietro verso questo anziano pastore della Chiesa, la Santa Sede ha atteso con vigilante pazienza l'evolversi degli eventi, i quali, purtroppo, hanno condotto l'arcivescovo Milingo a una condizione di irregolarità e di progressiva aperta rottura della comunione con la Chiesa, prima con l'attentato matrimonio e poi con l'ordinazione di quattro vescovi domenica 24 settembre a Washington D.C".

Il Vaticano ricorda che anche in questi mesi "aveva sperato nell'azione fraterna di persone vicine all'arcivescovo Milingo, per un suo ripensamento e per un suo ritorno alla piena comunione con il Papa", ma purtroppo "gli ultimi sviluppi hanno allontanato tali speranze". La nota conclude invitando tutti i membri della Chiesa alla preghiera "in momenti di sofferenza ecclesiale come questo".

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