12/03/2009, 00.00
PAKISTAN
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Scontri e arresti a Karachi. Avvocati manifestano contro Zardari

Chiedono il reintegro dell’ex-presidente della Corte Suprema, Iftikhar Muhammad Chaudhry, esautorato dal suo incarico nel 2007 dall’ex presidente Musharraf. Con loro anche Nawaz Sharif, leader del Pakistan Muslim League, il maggior partito d’opposizione. Accusano Zardari di usare la giustizia a fini politici.
Karachi (AsiaNews/Agenzie) - La polizia arresta centinaia di manifestanti negli scontri davanti alla corte suprema di Karachi. Avvocati e sostenitori dell’opposizione al governo di Asif Ali Zardari si sono dati appuntamento davanti alla Sindh High Court per marciare lungo le strade della città in segno di protesta contro il presidente e per l’indipendenza della giustizia nel Paese.
 
Dopo pestaggi e bastonate, la polizia ha dichiarato di aver arrestato oltre 400 persone in osservanza al divieto di manifestare nelle province del Punjab e del Sindh sancito nei giorni scorsi per evitare lo svolgimento della “Lunga marcia”. I fermi sono avvenuti prima che il corteo raggiungesse i pullman con cui avrebbe dovuto raggiungere la città di Hyderabad, seconda tappa della marcia che si dovrebbe concludere lunedì 16 con un sit in davanti al parlamento di Islamabad.
 
La “lunga marcia” di quattro giorni degli avvocati pakistani chiede il reintegro dell’ex-presidente della Corte, Iftikhar MuhammadChaudhry, esautorato dall’incarico nel marzo 2007. Chaudhry aveva attaccato l’allora presidente Pervez Musharraf per l’incostituzionalità della sua duplice veste di presidente e capo delle forze armate e per questo era stato rimosso dal suo incarico. Il caso aveva scatenato le proteste degli avvocati che, estese a tutta la popolazione, hanno portato alla caduta di Musharaff.
 
Il Pakistan Peoples Partydel di Zardari aveva promesso che, una volta al potere, avrebbe reintegrato Chaudhry e gli altri giudici cacciati dall’ex presidente, ma fino ad oggi non ha preso alcuna iniziativa. Alcuni commentatori affermano che il presidente teme che l’ex presidente della Corte suprema, una volta ripreso l’incarico, invalidi l’amnistia con cui Musharraf ha cancellato i crimini dello stesso Zardari, accusato di corruzione condannato con l’inibizione da ogni incarico pubblico.
 
Insieme agli avvocati vi sono anche sostenitori di Nawaz Sharif, leader del Pakistan Muslim League, il  maggior partito d’opposizione. La “Lunga marcia” ha infatti coalizzato due fronti che accusano il presidente di usare la giustizia a fini politici. Mentre gli avvocati chiedono il reintegro di Chaudhry, Sharif afferma che Zardari ha manipolato a suo piacimento la Corte Suprema che nei mesi scorsi ha emesso una sentenza con cui Nawaz ed il fratello Shabbaz, governatore della provincia del Punjab, vengono inibiti da ogni incarico pubblico.
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