29/03/2013, 00.00
COREA
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Sempre più forti i venti di guerra sulla Corea

Gli Stati Uniti fanno passare nei cieli due bombardieri nucleari e Pyongyang si prepara a un attacco missilistico. Approvato, sembra, anche il processo per la costruzione di un nuovo ordigno nucleare. Pechino ripete il suo stanco mantra: “Calmare le tensioni”.

Seoul (AsiaNews) - La minaccia di una nuova guerra coreana diventa ogni giorno più verosimile. Dopo la retorica, le esercitazioni e l'arrivo nei cieli della penisola di due bombardieri nucleari, il leader nordcoreano Kim Jong-un ha ordinato a tutte le unità missilistiche di prepararsi a colpire le basi Usa nel sud del Pacifico e la Corea del Sud e avrebbe dato il proprio assenso alla preparazione di un nuovo ordigno nucleare.

Secondo quanto scrive l'agenzia ufficiale del regime Kcna, la decisione sarebbe stata adottata durante una riunione tenuta nella notte con i vertici militari: "Kim ha ordinato alle forze nordcoreane di colpire senza nessuna pietà e in qualunque momento le basi sul territorio degli Stati Uniti e le sue basi militari nei teatri operativi del Pacifico, compresi Hawaii e Guam e in Corea del Sud. È giunto il momento di fare i conti con l'imperialismo americano".

La mossa di Pyongyang riaccende i timori di un conflitto aperto e arriva dopo le dichiarazioni del Segretario alla Difesa Usa Chuck Hagel, che ha sottolineato: "Washington non si farà intimidire dalle minacce bellicose di Pyongyang. Al contrario, siamo pronti a rispondere ad ogni eventualità".

Alle parole sono seguiti i fatti. Nella notte, infatti, lo U.S. Strategic Command ha autorizzato l'invio di due bombardieri B-2 Spirit che hanno sganciato "munizioni inerti" in un campo militare sull'isola di Jikdo per poi tornare alla propria base. Secondo Stati Uniti e Corea del Sud si è trattato di "un'esercitazione", ma la parte nord della penisola vi ha visto un "attacco diretto che va oltre le minacce".

In tutto questo, l'unica nazione che potrebbe esercitare una qualche influenza su Pyongyang si tiene su posizioni attendiste. Come al solito, infatti, la Cina ha lanciato un appello ad "uno sforzo comune" per ridurre le tensioni nella penisola coreana: "Facciamo appello a tutte le parti interessate a compiere sforzi comuni per ridurre la tensione", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Hong Lei, nel consueto briefing con la stampa.

La Cina è rimasto l'unico alleato e il primo partner commerciale della Corea del Nord, alla quale fornisce le risorse energetiche indispensabili per l'economia: tuttavia Pechino ha recentemente approvato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il rafforzamento delle sanzioni in vigore contro Pyongyang dopo il terzo test nucleare nordcoreano.

Il regime nordcoreano, come rappresaglia per delle manovre militari congiunte fra Corea del Sud e Stati Uniti, ha ordinato di avviare i preparativi necessari per un attacco missilistico contro il continente americano e le basi statunitensi nel Pacifico e in Corea del Sud.

 

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