28/08/2013, 00.00
COREA DEL SUD
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Seoul, le “rotte dei martiri” per rilanciare la fede e il rapporto con Dio

di Joseph Yun Li-sun
Nell’ambito del “mese dei martiri” di settembre, che la Chiesa coreana celebra da diversi anni, l’arcidiocesi della capitale ha preparato un progetto che spera di far conoscere meglio ai fedeli i luoghi santi della città. Mons. Yeom: “C’è tanto da scoprire, e attraverso l’esempio dei martiri si può approfondire meglio il dialogo con il Signore”.

Seoul (AsiaNews) - Nell'ambito delle celebrazioni del "mese dei martiri" di settembre, che la Chiesa coreana celebra da diversi anni, l'arcidiocesi di Seoul ha preparato un progetto per rilanciare i pellegrinaggi all'interno della capitale. Si tratta di pubblicizzare quei percorsi cittadini che uniscono i luoghi della persecuzione anti-cristiana con le chiese erette a memoria dei martiri. La cerimonia di inaugurazione di queste "strade del martirio" si svolgerà il prossimo 2 settembre nella cattedrale Myeong-dong. Il tema scelto è "Io sono la via, la verità, la vita".

L'arcivescovo di Seoul, mons. Andrea Yeom Soo-jung, presiederà la messa inaugurale che sarà concelebrata dai sacerdoti che curano i luoghi santi della capitale. Dopo la cerimonia, l'arcivescovo affronterà un pellegrinaggio di 2 chilometri insieme ai fedeli presenti: dalla cattedrale alla chiesa Jongno. È prevista la partecipazione di circa 500 persone. Nel contempo, l'arcidiocesi continua a lavorare per la beatificazione e la canonizzazione dei tanti martiri che hanno permesso alla Chiesa in Corea di sopravvivere alla persecuzione.

Fra questi, un posto particolare è dedicato a p. Choi Yang-oeb, Paolo Yun Ji-choong e i suoi 123 compagni uccisi in odio alla fede durante le persecuzioni del XVIII - XIX secolo. La Conferenza episcopale coreana spera che siano compresi nel Concistoro del 30 settembre e che la loro canonizzazione sia possibile entro il 2014: il vescovo di Daejeon ha invitato papa Francesco in Corea per l'evento. AsiaNews ha presentato alcune delle vite di questi testimoni di Cristo.

Per mons. Yeom "a Seoul esistono molti siti storici che sono sconosciuti alla popolazione. È una triste verità, ma nel più grande santuario dedicato ai nostro martiri (il Seosomun) non c'è altro che un monumento. Attraverso questo mese dei martiri e questi pellegrinaggio vogliamo far conoscere meglio ai coreani le storie di coloro che hanno sacrificato la loro vita per la fede. Inoltre, attraverso il modello di queste persone, vorremmo dare ai fedeli l'opportunità di pensare meglio alla loro relazione con Dio".

Con un occhio ai nuovi mezzi di comunicazione, l'arcidiocesi ha aperto anche un nuovo sito internet che presenta le storie e le vite dei martiri. Nel prossimo futuro verrà lanciata anche un'app per gli smartphone. Tutto questo, dicono dall'Ufficio comunicazioni sociali dell'arcidiocesi, "per aiutare in modo particolare i giovani a comprendere meglio le vie e gli scopi del progetto. Per i fedeli più adulti, stamperemo dei volantini 'vecchio stile' che saranno inviate a tutte le parrocchie".

(ha collaborato Stephany Sun, del Segretariato sociale dell'arcidiocesi)

 

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