25/10/2006, 00.00
CINA
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Shanghai, arrestati attivisti sieropositivi: hanno denunciato la malasanità cinese

I tre arrestati sono emofiliaci di Shanghai, "colpevoli" di aver denunciato le autorità sanitarie di Pechino che hanno venduto loro un prodotto infetto dall'Hiv. In Cina vivono oltre 650mila persone affette dal virus o dall'Aids.

Shanghai (AsiaNews/Agenzie) – La polizia cinese ha arrestato ieri tre attivisti emofiliaci sieropositivi che il mese scorso avevano pubblicamente accusato le autorità sanitarie cinesi di aver venduto loro un prodotto contaminato dal virus dell'Hiv.

Gli agenti, in borghese, li hanno fermati all'esterno di un ospedale di Shanghai al termine di un controllo medico di routine e li hanno caricati in una macchina senza contrassegni.
In serata, oltre 30 emofiliaci si sono radunati all'esterno del municipio cittadino per chiedere il loro rilascio. Uno di loro, che si vuole far chiamare Mao-mao, dice: "Devono prendere le loro medicine entro le 21.00 ogni sera: le loro condizioni sono gravi".

Mao-mao racconta che i tre hanno partecipato in settembre ad un incontro pubblico sull'emofilia [malattia del sangue che ne impedisce la coagulazione ndr] a Pechino in rappresentanza di 61 emofiliaci di Shanghai, tutti positivi al virus dell'Hiv. Qui, hanno denunciato le autorità sanitarie cinesi per aver venduto loro un medicinale da usare durante la terapia, il Fattore VIII, che li ha infettati. Il farmaco è prodotto dall'Istituto per i prodotti biologici di Shanghai.

Il gruppo si è costituito parte civile ed ha cercato di fare causa all'Istituto ed all'Ufficio sanitario di Pechino per oltre un anno, ma la loro denuncia è stata sempre bloccata dal governo di Shanghai. Secondo uno di loro, gli istituti sanitari non hanno proceduto all'inattivazione virale del farmaco, una pratica che lo rende sterile, e questa negligenza ha contaminato con il vettore dell'Aids gli emofiliaci costretti ad assumerlo.

Mao-mao aggiunge che "le istituzioni mediche di tutto il mondo hanno interrotto già dal 1985 la fornitura di farmaci che non hanno subito il processo di in attivazione. L'Ufficio sanitario di Pechino non ha neanche incluso il processo nelle linee guida del 1990 e del 1995 che regolano la produzione dei farmaci biologici".

Il prodotto è stato bandito nel settembre del 1995: fra l'ottobre del 1995 ed il 2000, oltre 70 emofiliaci di Shanghai hanno contratto l'Hiv e sei di loro sono morti di Aids. Secondo dati ufficiali, in Cina vivono oltre 650mila persone affette dal virus o dall'Aids.

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