28/02/2006, 00.00
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Si mobilita l'aiuto internazionale per ricostruire la cupola d'oro

Nazioni Unite, Usa, Europa e numerosi Paesi promettono il loro intervento. Ci vorranno almeno cinque anni per restaurare la millenaria moschea di Samarra. A Najaf imprenditori libanesi progettano investimenti turistici.

Baghdad (AsiaNews/Agenzie) - Le Nazioni Unite sono pronte a dare il loro aiuto per ricostruire la cupola d'oro della moschea di Samarra, distrutta la settimana scorsa da un attentato, ed anche gli altri siti religiosi danneggiati. Lo conferma oggi a Baghdad Ashraf Qazi, rappresentante speciale del segretario generale del'Onu, Kofi Annan, per la ricostruzione umanitaria e lo sviluppo, che ha partecipato ad un incontro di coordinamento con il ministro iracheno per la Pianificazione Barham Saleh.

Qazi ha affermato che le Nazioni Unite, tramite il suo fondo speciale per l'Iraq e l'assistenza tecnica dell'Unesco "è pronto a collaborare alla ricostruzione delle strutture danneggiate".

All'incontro, assieme ad esponenti sciiti e sunniti, hanno preso parte rappresentanti dell'Unione europea, degli Stati Uniti, della Banca mondiale e di numerosi Paesi europei.

Ci vorranno "almeno cinque anni" per la ricostruzione della moschea di Samarra, secondo quanto ha dichiarato il ministro iracheno della Ricostruzione, Jassem Mohammad Jaafar, il quale ha sostenuto che servirà l'intervento di esperti dell'Unesco e di Paesi arabi. "Se la situazione a Samarra sarà calma, se avremo la protezione necessaria e se gli abitanti dela città ci aiuteranno nel nostro lavoro – ha aggiunto – gli studi preliminari dovrebbero concludersi  in quattro mesi".

Capolavoro dell'architettura islamica, costruita 1200 anni fa, situata al centro di Samarra, la moschea è stato danneggiata da due esplosioni che hanno fatto crollare la cupola, che era coperta da 70mila lamelle d'oro, e sbriciolato i mosaici turchesi di rivestimento. "Durante questi quattro mesi – ha spiegato il ministro Jaafar – per prima cosa chiederemo ai ministri dell'Interno e della Difesa di fornire la protezione necessaria alla moschea. Noi formeremo un comitato di archeologi ed esperti dell'Unesco per preparare il lavoro e ritrovare tutti i frammenti provocati dall'esplosione, per riutilizzarli".

Anche la principale città santa sciita in Iraq, Najaf, guarda al futuro. Il governatore della città, Aqeel al-Khazaali ha detto che alcune società libanesi hanno presentato dei progetti per investimenti in campo turistico. La delegazione di imprenditori libanesiha già firmato accordi per la costruzione di tre alberghi.

A Baghdad, intanto, fonti sanitarie hanno rivelato che sono 249 i corpi portati all'obitorio per gli incidenti seguiti all'attentato alla moschea di Samarra. Oggi il coprifuoco è ridotto alle sole ore serali. Le città sono presidiate da mezzi blindati,  ma già stamattina l'esplosione di tre bombe ha provocato almeno 15 morti. Un'altra bomba è esplosa a Nassirya e due soldati britannici sono stati uccisi a Bassora.

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