13/11/2006, 00.00
CINA
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Sichuan, migliaia manifestano contro ospedale: ha lasciato morire un bambino povero

Negli scontri sarebbero morte tre persone. La protesta nata dopo che un ospedale non è intervenuto su un bambino di quattro anni che aveva bevuto pesticida perché la sua famiglia non aveva i 70 euro necessari a pagare il ricovero.

Guangan (AsiaNews/Agenzie) – La polizia della provincia centrale del Sichuan si è scontrata ieri con circa 2mila persone che manifestavano contro un ospedale di Guangan, colpevole di aver lasciato morire un bambino perché la sua famiglia non poteva pagarne il ricovero. Gli scontri si sarebbero conclusi con 3 morti, non confermati da fonti ufficiali: le autorità sono state costrette ad aprire un'inchiesta sulla vicenda.

Secondo alcune fonti locali, l'8 novembre scorso Xiong Honghiu, 4 anni, è stato portato d'urgenza all'ospedale del popolo n° 2 di Guangan dopo aver ingerito per errore del pesticida. Il nonno, Xiong Zeron, accusa l'ospedale di non aver praticato la lavanda gastrica al nipote perché i suoi familiari non avevano i soldi necessari al ricovero, circa 70 euro. Le promesse di restituire in un secondo momento la cifra dovuta non hanno sortito alcun effetto: il bambino è morto due ore dopo l'ingresso in ospedale.

La famiglia ha chiesto un rimborso all'ospedale, che ha acconsentito a pagare loro 500 yuan (circa 50 euro). I famigliari si sono recati quindi al municipio locale per presentare una denuncia, ma sono stati malmenati dalle guardie di sicurezza. Un gruppo di studenti di un liceo locale è intervenuto per aiutarli ed ha deciso di seguirli in ospedale per protestare insieme a loro.

Molti altri abitanti si sono uniti alla protesta, quando gli studenti hanno spiegato cosa era successo: la violenza è nata con l'arrivo della polizia, che ha cercato di sgombrare i manifestanti con dei lacrimogeni. Negli scontri sarebbero morte 3 persone, fra cui un ufficiale di polizia, e si sarebbero conclusi con 20 arresti.

Le autorità locali confermano l'avvenuta protesta ma non forniscono ulteriori dettagli.

Questo è l'ultimo di una lunga serie di incidenti collegati alla sanità pubblica cinese. Negli ultimi mesi, denunciano attivisti per i diritti civili, i governi locali di tutto il Paese hanno cercato di coprire con il silenzio moltissimi episodi di malasanità e le proteste a questi collegate.

Secondo Gao Qiang, ministro della Sanità, il problema nasce dai fondi statali destinati all'assistenza medica. Le spese per la sanità sono passate infatti dal 6% del bilancio negli anni '80 e '90 al 4% del 2002, pari a 120 miliardi di yuan per il 2006 [poco più di 9 euro all'anno per persona].

La mancanza di fondi costringe gli ospedali e i centri medici a far pagare i servizi agli ammalati per coprire le spese ed a vendere i medicinali per 10 volte il loro prezzo effettivo. Il ministro riconosce che il problema riguarda soprattutto le zone rurali, dove vive la maggior parte degli 1,3 miliardi di cinesi ma alle quali è destinato solo il 20% delle risorse.

Le più avanzate attrezzature scientifiche e le migliori risorse umane sono concentrare negli ospedali delle grandi città. Lo stesso, nel 2005 l'assistenza medica è stata assicurata a non più di 200 milioni di residenti urbani.

Han Jun, direttore dell'Istituto per lo sviluppo rurale del Centro ricerche e sviluppo del Consiglio di Stato, sottolinea però che il problema più grave è nelle campagne."L'83% dei contadini – dice - non si può curare in ospedale proprio perché non può pagarne le spese".

Secondo uno studio svolto nel 2003, che ha interpellato oltre mille contadini in 118 villaggi sparsi in 25 province, essi comprano da soli le medicine per le malattie meno gravi, ma il 20% non ha mai preso farmaci. Negli ultimi 3 anni l'82% dei contadini deceduti è morto in casa, senza poter andare in ospedale.

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