17/10/2018, 15.15
ASIA-VATICANO
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Simposio di AsiaNews 2018: ‘fare compagnia’ ai giovani che resistono (Video)

La conferenza vuole essere un contributo al Sinodo sui giovani che si svolge in Vaticano. Testimonianze da Iraq, Cina, Cambogia, Brasile, Hong Kong.  Esperienze dirette di missionari che si “mettono al fianco” delle sofferenze, delle difficoltà, delle gioie delle nuove generazioni, non accontentandosi solo di studiarle.

Roma (AsiaNews) – Per rendere vivo il dibattito sui giovani, lo sguardo sui giovani, non bastano analisi, studi e statistiche sulla loro vita e le abitudini odierne, “c’è bisogno di una esperienza missionaria, di testimoni”. È con questo scopo che ieri si è svolto a Roma il Simposio di AsiaNews “Giovani che resistono”. Ad affermarlo è p. Bernardo Cervellera, missionario Pime e direttore della testata. Insieme a lui, ieri alla conferenza – che vuole essere un contributo al Sinodo sui giovani, in corso in Vaticano – sono intervenuti sacerdoti ed educatori da Cina, Cambogia, Brasile e Iraq, che hanno raccontato le loro esperienze con giovani e per i giovani. Alcuni di loro sono testimoni diretti di guerre, persecuzioni religiose e politiche, e hanno deciso di rimanere nelle società di origine per quella spinta ad accompagnare, a mettersi al fianco del prossimo, che è l’insegnamento di Cristo; altri sono missionari in Paesi stranieri e il loro faro è sempre Cristo, che invita ad “andare in tutto il mondo” e predicare il Vangelo.

P. Paolo dall’Iraq ha raccontato, tra le altre cose, di come tenta di frenare la diaspora dei ragazzi dalla Piana di Ninive, e la gioia delle vocazioni sacerdotali e matrimoniali nonostante la presenza dello Stato Islamico (Isis); p. Luca dalla Cambogia parla delle sfide poste dalla modernità e dallo spopolamento dei villaggi; Giovanni da Hong Kong descrive la disperazione dei ragazzi quando un giorno, durante una Via Crucis, la polizia ha imposto di sospendere la preghiera alla settima stazione e loro volevano continuare nonostante il divieto, ma “in effetti – afferma l’educatore – non era necessario: essi avevano sperimentato la 14ma stazione, Gesù che viene posto nel sepolcro”. Infine la testimonianza di p. Marcelo, che racconta come è nata la sua vocazione e evidenzia alcuni tratti caratteristici dei giovani di oggi, giovani che “fanno domande pertinenti” e vogliono risposte concrete; ma non le voglio da tutti, le “esigono da testimoni credibili”, cioè persone di cui si fidano perché non fanno solo bei discorsi ma sperimentano il Vangelo nella propria vita.

P. Bernardo Cervellera: Giovani che resistono

P. Luca Bolelli: Cambogia, per i giovani un ruolo da protagonisti in Chiesa e società

Giovanni Pang Chenyu: Le case ad Hong Kong e la Via crucis in Cina

P. Paolo Thabet Mekko: Ricostruire coi giovani la Piana di Ninive

P. Marcelo Farias dos Santos: Giovani inquieti, in cerca di risposte da ‘testimoni credibili’

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