03/09/2019, 11.26
SINGAPORE
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Singapore, stretta del governo sulle influenze religiose straniere. La posizione della Chiesa

Il governo intende applicare alcune modifiche alla Legge sul mantenimento dell'armonia religiosa (Mrha). Esse "salvaguarderanno" le comunità religiose da agenti esteri che potrebbero danneggiare l'armonia. L'arcidiocesi: "In quanto società multi-religiosa, Singapore è vulnerabile".

Singapore (AsiaNews/Agenzie) – Il governo di Singapore sta discutendo un provvedimento per limitare l'influenza straniera sulle sue organizzazioni religiose. Esso propone criteri più severi sulla cittadinanza dei loro leader, l'accettazione delle donazioni e le relazioni con i gruppi e movimenti stranieri. Descrivendo la mossa come "tempestiva", la Chiesa cattolica della città-Stato si dichiara "pienamente favorevole". In un comunicato pubblicato ieri, l'arcidiocesi sottolinea che il Paese è vulnerabile ad "attori stranieri maliziosi, che potrebbero usare la religione per dividere la società" e che i singaporiani non dovrebbero dare per scontata l'armonia religiosa.

L'esecutivo intende applicare alcune modifiche alla Legge sul mantenimento dell'armonia religiosa (Mrha), entrata in vigore nel 1992.  Esse prevedono che le posizioni chiave nelle organizzazioni religiose locali siano ricoperte da singaporiani o residenti permanenti; che le donazioni provenienti dall'estero e superiori ai 10mila dollari di Singapore (6.560 euro) siano denunciate alle autorità, così come le affiliazioni con personalità o gruppi esteri in grado di "esercitare controllo". Kasiviswanathan Shanmugam, ministro degli Affari interni, dichiara in una nota che i cambiamenti alla legge "salvaguarderanno" le comunità religiose da agenti stranieri che potrebbero danneggiare l'armonia a Singapore.

Altri emendamenti discussi ieri in parlamento includono l'immediata entrata in vigore degli ordini restrittivi del governo, emessi all'indirizzo di quanti rilasciano dichiarazioni offensive contro le comunità religiose. Questi reati riguardano azioni che incitano alla violenza o a sentimenti d'inimicizia e ostilità. I leader religiosi, riferisce il ministro, saranno perseguiti con maggiore durezza a causa della loro influenza. I reati saranno puniti anche se commessi all'estero. Secondo i dati del ministero, le modifiche proposte riguarderanno la leadership di circa 100 delle 2.500 organizzazioni religiose che operano a Singapore.

La Chiesa singaporiana esprime apprezzamento per l'iniziativa del governo. "Con la pervasività di Internet e dei social media – si legge nel comunicato diffuso ieri –, i messaggi di odio che possono approfondire o spezzare l'armonia religiosa possono diffondersi più velocemente e più largamente di prima. È quindi importante che l'Mrha sia aggiornata per garantire una risposta efficace a qualsiasi nuova minaccia".

"Sebbene nel corso degli anni Singapore abbia goduto di pace e stabilità nel corso degli anni – prosegue la dichiarazione –, l'armonia religiosa non è scontata. In quanto società multi-religiosa, Singapore è vulnerabile ad attori stranieri maliziosi, che potrebbero usare la religione per dividere la società. In particolare, questi possono esercitare influenza e controllo sulle organizzazioni religiose attraverso aspetti come donazioni, leadership o forti affiliazioni estere. Siamo lieti – conclude l'arcidiocesi – che il governo di Singapore si sia impegnato con le varie organizzazioni religiose, tra cui l'arcidiocesi, ed abbia tenuto conto di opinioni e suggerimenti, al fine di elaborare ulteriori misure per garantire che l'armonia religiosa a Singapore continui ad essere salvaguardata".

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