09/03/2019, 09.00
SINGAPORE
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Singapore, un quarto del commercio mondiale nelle acque dello Stretto

Il braccio di mare funge da snodo per i maggiori mercati in Europa, nelle Americhe e in Cina. Per il governo, il volume di traffico aumenterà del 29% entro il 2025. Osservatori ottimisti: la crescente domanda di beni è sintomo di crescita economica.

Singapore (AsiaNews/Agenzie) – Petrolio dal Medio Oriente, minerali di ferro verso la Cina e carbone dall'Indonesia all'India: le quasi 100mila navi cargo che ogni anno transitano attraverso i 105 km di vie navigabili dello Stretto di Singapore, rappresentano circa un quarto dei beni scambiati nel mondo.

Poiché il braccio di mare funge da snodo per i maggiori mercati in Europa, Americhe e Cina – il più grande esportatore del pianeta – il ministero per la Difesa della città-Stato prevede che i volumi delle spedizioni aumenteranno addirittura del 29% entro il 2025.

Solo una decina di anni fa, la recessione globale aveva creato nello stretto una sorta di parcheggio per navi fantasma. Le imbarcazioni rimanevano all’ancora nella più trafficata linea di navigazione del mondo, mentre le aziende andavano in rovina o non avevano abbastanza affari per giustificarne l’uso. Ora vi è un ammucchiamento di navi simile, ma è più un ingorgo.

Rilevando un +10% nel traffico commerciale per il solo 2018, gli esperti del settore navale sottolineano l’importanza del dato proveniente da Singapore. La crescente domanda di beni è sintomo di una popolazione globale in crescita e sempre più ricca: ciò significa speranza per il futuro economico della regione e, secondo i più ottimisti, del mondo.

Le compagnie di trasporto e logistica concordano sul fatto che lo Stretto di Singapore funziona in modo più efficiente rispetto ad altri ben noti passaggi di navigazione – come i canali di Suez e Panama, che fungono da porta d’accesso ad altri continenti. Ciò nonostante, lo scorso anno si sono verificati circa 75 incidenti o collisioni.

Dall’inizio del 2019, una nave di rifornimento registrata in Repubblica Dominicana è affondata; una nave posacavi si è capovolta dopo essersi scontrata con una nave cisterna e una nave portarinfuse registrata in Grecia ha colpito una nave malaysiana in sosta.

L'incidente più grave negli anni recenti è avvenuto nell'agosto 2017, quando la nave da guerra Usa USS John S McCain è stata coinvolta nella collisione con una petroliera. Nello scontro sono morti 10 marinai statunitensi.

Sebbene vi siano elementi negativi come l’inquinamento, la sicurezza nei mari e la pirateria, l'industria navale non ha ancora un chiaro contendente. Una nave portacontainer può trasportare 800 volte di più di un Boeing 747 e la rete ferroviaria globale è ancora limitata.

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