29/03/2010, 00.00
INDONESIA
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Siradj, neo-presidente del Nahdlatul Ulama, organizzazione islamica amica dei cristiani

di Mathias Hariyadi
Eletto alla guida del Nahdlatul Ulama (NU), Sais Agil Siradj assicura educazione di base per tutti e assistenza socio-economica. È l’organizzazione musulmana più importante dell’Indonesia, con oltre 60 milioni di iscritti. Il leader NU conferma la lotta al terrorismo e l’apertura a minoranze e altre fedi.
Jakarta (AsiaNews) – Sais Agil Siradj, neo-presidente di Nahdlatul Ulama (NU), è vicino ai “principi ispiratori” che hanno determinato la nascita dell’organizzazione musulmana, che rimarrà al di fuori della contesa politica. È quanto ha affermato egli stesso nel discorso programmatico di inizio mandato, aggiungendo che la vera preoccupazione resta quella di “garantire un’educazione di base per tutti” e “assistenza socio-economica ai musulmani” di tutta l’Indonesia. Il NU è famoso nel Paese per le sue posizioni moderate. Molto spesso in passato ha difeso cristiani protestanti e cattolici dalle violenze di estremisti musulmani.
 
“Non trascinerò il NU nella contesa politica” ha dichiarato Sais Agil Siradj, il quale ha aggiunto di non essere interessato a “unirsi ad alcun partito” e giudica “un grande onore” essere eletto alla guida del movimento. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è al presidente uscente Kiai Hajj Hasyim Muzadi, che ha accettato di correre alle presidenziali del 2004 come vice di Megawati Sukarnoputri.
 
Siradj (nella foto con la moglie) segue la linea tracciata dall’ex leader NU ed ex presidente indonesiano Abdurrahman Wahid “Gus Dur”, secondo cui l’organizzazione non doveva trasformarsi in partito. Gus Dur ha per questo affidato al National Awakening Party (Pkb) il compito di essere il solo “veicolo politico” per i suoi iscritti, separando la sfera politica dal piano religioso.
 
Il neo-presidente di NU ha infine assicurato che “nessuno degli studenti ospitati in uno dei 14mila campus del Paese è legato al terrorismo” e si batterà per difendere lo “spirito pluralista” che ha caratterizza da sempre il movimento.
 
Il riferimento al terrorismo è significativo, perché accoglie il monito lanciato dal presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono. Durante la cerimonia inaugurale del summit NU – durato in tutto cinque giorni – il capo di Stato ha chiesto “un impegno comune” nella lotta contro il fondamentalismo religioso e il terrorismo.
 
Ad affiancare Siradj, laureato in un’università Saudita, alla guida del movimento vi sarà anche Kiai Hajj Sahal Mahfudz. La coppia è chiamata a dirigere la più importante organizzazione musulmana indonesiana, con oltre 60 milioni di iscritti nel Paese.
 
Fondato nel 1926, il Nahdlatul Ulama (NU), costituito da musulmani sunniti, si è sempre distinto per tolleranza verso le altre comunità islamiche e le minoranze religiose. Fra le figure più carismatiche dell’organizzazione l’ex presidente Gus Dur, protagonista dell’abrogazione delle leggi discriminatorie contro la minoranza indonesiana cinese.
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