05/01/2009, 00.00
PAKISTAN - INDIA
Invia ad un amico

Società civile pakistana: non perdiamo l'occasione di collaborare con l’India sul terrorismo

di Qaiser Felix
La commissione per i diritti umani del Pakistan e numerose organizzazioni non governative chiedono al governo di Islamabad di abbandonare l’illusione di poter sconfiggere da solo il terrorismo. Rimproveri anche ai media colpevoli di alimentare i contrasti tra i due Paesi.
Lahore (AsiaNews) - La Commissione per i diritti umani del Pakistan (Hrcp) ed un ampio gruppo di organizzazioni della società civile del Paese invitano i governi di New Delhi e Islamabad a raddoppiare gli sforzi per arginare la crescita del terrorismo nelle regione.
 
L’appello ai leader dei due Paesi è stato reso noto con una conferenza stampa il 4 gennaio a Lahore. Le organizzazioni invitano il governo del Pakistan a non ignorare l’importante opportunità di collaborazione con l’India per una lotta congiunta al terrorismo.
 
Le organizzazioni della società civile chiedono a entrambe le nazioni di resistere alla tentazione di violare l’integrità territoriale del vicino (nella foto il check point di Wagah sul confine tra i due Paesi).
 
I firmatari indicano diverse priorità per l’azione delle istituzioni: lotta alla povertà; maggiore sicurezza; disponibilità di cibo, lavoro e alloggi adeguati per tutti; servizi sociali insieme a gas, acqua ed elettricità garantiti.
 
Le organizzazioni e l’Hrcp manifestano anche la preoccupazione per le condizioni di vita dei civili nelle regioni comprese sotto la Federally Administered Tribal Areas (FATA) e nel distretto della Swat valley. Esse lamentano che le attività dei gruppi armati in queste zone proseguono nella completa impunità e nella totale assenza di una politica di sicurezza del governo.
 
Per i firmatari dell’appello Islamabad deve abbandonare l’illusione che una posizione intransigente e di non collaborazione con l’India aiuti ad aumentare la coesione nazionale, riaprire la questione del Kashmir e rimpinguare le casse dello stato.
 
Essi invitano il governo a far tesoro della storia recente del Paese. L’appello ricorda a questo proposito il costo pagato dalla popolazione con la terza guerra tra India e Pakistan nel ’71 e con il conflitto del Kargil del ’99, ultimo atto dell’annosa contrapposizione tra i due Paesi confinanti.
 
Sugli attentati di Mumbai e e frizioni tra New Delhi e Islamabad, l’Hrcp e gli esponenti della società civile lamentano l’irresponsabilità dei media di entrambe i Paesi. Ad essi rimproverano di contribuire all’aumento della tensione tra Pakistan e India in un momento in cui  è invece necessario che governi e popolazioni riconoscano l’importanza del lavoro comune per garantire la pace e sconfiggere il terrorismo.
TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
L'attacco terroristico aumenta la divisione tra sciiti e sunniti
01/06/2004
Riprendono i colloqui tra India e Pakistan, ma senza un’agenda precisa
30/04/2010
Strage di Mumbai, aperto e rinviato il processo contro il terrorista sopravvissuto
23/03/2009
Delegazione pakistana in India per promuovere la pace dopo la strage di Mumbai
23/01/2009
Generale pakistano: collaboriamo con l’India, ma no a interferenze esterne
17/01/2009


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”