17/11/2015, 00.00
SRI LANKA
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Sri Lanka, l’ira di Vijaya, profugo tamil: “Il governo ci ha traditi” (video)

di Melani Manel Perera
L’uomo vive nel campo profughi di Neethayan, vicino a Jaffna, con la madre, una moglie e due figli. Intervistato da AsiaNews racconta il disagio di dover dipendere dal governo, che non mantiene le promesse: “Vengono ogni tanto a darci del cibo, ma si disinteressano. Non abbiamo soldi neanche per comprare i chiodi per riparare il tetto”.

Colombo (AsiaNews) – Non vogliamo “le case del governo né il suo aiuto. Non vogliamo alcuna assistenza da parte del governo. Non vogliamo le case che sono offerte dall’India. Abbiamo bisogno solo della nostra terra. Se ci ridessero la nostra terra, entro sei mesi io avrei costruito una casa di mattoni e guiderei una motocicletta”. Lo dice con ira Vijaya Raajaa, un giovane profugo di etnia tamil che vive nel campo Neethavan, vicino a Jaffna (nel nord dello Sri Lanka), residenza di molti sfollati interni costretti ad abbandonare le proprie terre durante la guerra civile. Intervistato da AsiaNews, l’uomo afferma: “Ci siamo fidati della Tamil National Alliance (Tna) e del governo ma essi ci hanno truffati. Nessuno del Tna ci ha fatto visita.

Vijaya ha perso il padre, scomparso nel 1995, quando lui aveva 11 anni. La madre è rimasta sola ad accudire lui e i suoi due fratelli. Adesso lui che si prende cura del genitore, dei due figli e della moglie. Vijaya è deluso da tutte le promesse disattese delle autorità: “Vengono qui a darci un po’ di cibo e poi se ne vanno. Hanno cura solo dei loro propri villaggi”. In questo video, girato nel campo Neethavan, Vijaya ci mostra la sua casa e le condizioni precarie in cui vive la famiglia.

La protesta del profugo tamil segue di poche settimane quella di un altro gruppo di profughi, che avevano minacciato azioni massicce nel caso in cui il governo di Colombo avesse continuato a non ascoltare le loro richieste. Di recente il National Fisheries Solidarity Movement (Nafso) ha pubblicato i dati di uno studio sulle attuali condizioni della popolazione tamil, riscontrando la presenza di 38 campi profughi che accolgono 1536 famiglie, per un totale di 5836 persone. Lo studio riporta che in tutto circa 30mila civili risiedono nella penisola di Jaffna come Internally Displaced Peoples (IDPs, sfollati interni). 

 

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