19/06/2017, 09.00
SRI LANKA
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Sri Lanka, una ‘ordinazione monastica degli alberi’ per proteggere piante e ambiente

di Melani Manel Perera

La cerimonia nel luogo in cui dovrebbe sorgere una fabbrica di zucchero. Al rituale buddista hanno partecipato 1500 persone, oltre a monaci, associazioni di ambientalisti e politici. Il motto è “Ogni animale è sacro, ogni albero è sacro”. Gli alberi rivestiti con la tunica arancione dei monaci.

Colombo (AsiaNews) – Una “ordinazione monastica degli alberi” per ricordare quanto sia importante proteggere la vegetazione e l’ambiente che ci circonda. È con questo obiettivo che lo scorso 5 giugno diversi monaci buddisti, associazioni di ambientalisti e popolazione locale si sono radunati nell’area di Dehigama, a Bibila, nella provincia di Uwa. Qui almeno 1500 persone hanno partecipato ad una marcia di protesta contro la deforestazione di 65mila acri, che dovrebbe lasciare il posto ad una fabbrica di zucchero della Gazelle Ventures. Per sottolineare l’urgenza della questione ambientale, i monaci hanno rivestito gli alberi della tradizionale tunica color arancione e pregato di fronte alle piante. Hemantha Withanage, direttore del Centre for Environmental Justice, una delle organizzazioni presenti, sottolinea ad AsiaNews: “La cerimonia serve a ricordare il motto ‘Sama Sathekma Bo Sathek! Hama gasakma Bo Gasak’, cioè che ogni animale è sacro, e ogni albero è sacro”.

L’ambientalista spiega che il rituale della vestizione degli alberi viene celebrato per la sesta volta in Sri Lanka. Esso ha origine in Thailandia, “dove viene usato per proteggere la madre-albero dall’abbattimento e dalla distruzione”. Alla cerimonia erano presenti il ven. Badulugammana Sirisumana Thero, capo del monastero di Naagala Rajamaha Viharaya a Bibila, i leader di Indigenous People Vannilaaththo, Rathugala&Pollebedde Indigenous, Active Buddhist Solidarity for Environment, People’s Front to Protect People’s Rights dei distretti di Uva-Wellassa, volontari ed esponenti politici, sia di governo che delle opposizioni.

Il primo a essere stato “ordinato” è un albero vicino ad un luogo di culto buddista a Rathnapura, nel distretto di Kalutara, contro l’espansione di una strada per un progetto idrico. Poi è stato il turno di un albero di sandalo rosso nella città di Badulla; altri 1000 alberi a Nilgala; alcuni arbusti della foresta di Soragune “nel tentativo di proteggerli dalla distruzione per un corso di golf”; infine alberi vicino le cascate di Athwelthota.

Hemantha Withanage riferisce che le persone hanno partecipato in maniera entusiasta, offrendo cibo e cantando inni. “Anche se si tratta di una rituale buddista – afferma – esso può essere adattato ad altre religioni, come quella cristiana e indù. Per esempio durante la cerimonia erano presenti anche tamil e musulmani. Non ci sono barriere religiose”. Con orgoglio, egli conclude dicendo che una piccola conquista è già avvenuta: “Il presidente sarebbe dovuto venire a posare la pietra fondativa della fabbrica di zucchero, ma ha cambiato idea vedendo l'opposizione dei politici e le proteste programmate”.

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