12/12/2011, 00.00
SRI LANKA
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Sri Lanka: teatro, danza e arte per la pace tra tamil e singalesi

di Melani Manel Perera
Il Center for Performing Arts (Cpa) ha festeggiato il suo 46mo anniversario. Fondato nel 1965 – ad opera di un sacerdote cattolico –, con lo scoppio della guerra civile il Cpa si è trasformato in un’associazione su scala nazionale che cerca di scoprire nuovi talenti artistici.
Colombo (AsiaNews) – Cerimonie interreligiose, carità, rimboschimento e campagne di donazione di sangue: così oltre 20 centri in tutto lo Sri Lanka hanno festeggiato il 46mo anniversario del Center for Performing Arts (Cpa), l’associazione per le discipline artistiche fondato dal sacerdote cattolico tamil p. Nicholapillai Maria Saveri nel 1965. La missione di p. Saveri è nata perché attraverso il teatro e la danza si promuovano pace, armonia e uguaglianza tra le comunità singalesi, tamil e musulmani colpite dal conflitto etnico. Il motto del Cpa è “servire Dio attraverso l’arte”.

Tra gli obiettivi principali dei centri Cpa: far crescere consapevolezza sociale; proteggere i diritti dei bambini; eliminare le discriminazioni sociali e di genere; sostenere i diritti delle donne; scoprire nuovi artisti e incoraggiarli a essere ambasciatori di pace; sanare le ferite della guerra e i traumi provocati dai disastri naturali.

“Il Centre for Performing Arts – spiega Anura Ranatunge, direttore dei programmi del centro – è nato nel 1965 come gruppo teatrale a Jaffna (provincia settentrionale dello Sri Lanka), con il nome Thirumarai Kalamandram. I giovani dei villaggi e delle città venivano nel centro, dove non c’erano barriere di credo, genere e classe sociale e le loro energie e i loro talenti erano messi al servizio della comunità”.

Alla fine degli anni ’80, lo scoppio della guerra civile nel nord e nell’est dell’isola (tra il governo e i ribelli tamil, ndr) e la devastazione di tante comunità hanno spinto p. Saveri ad aprire nuovi centri nelle zone colpite dal conflitto. Nel 1992, un secondo ufficio centrale ha aperto a Colombo, consentendo al Cpa di espandere le sue attività anche nel sud del Paese.

“Durante le violenze nelle province settentrionali e orientali del Paese – aggiunge Ranatunge – il senso di sicurezza, pace e armonia, la speranza e le prospettive per un futuro più luminoso erano state ridotte a brandelli. Paura e diffidenza hanno segnato le vite dei bambini e dei giovani cresciuti con la guerra. Attraverso discipline creative, il Cpa ha sempre sostenuto il ritorno della democrazia, della pace e dell’armonia nel nord e nell’est dello Sri Lanka, e una cultura di riconciliazione e coesistenza nel sud del Paese”.

Dalla fondazione del primo centro nel 1965, ne sono stati aperti altri 20 in 18 distretti dell’isola. Negli anni, il Cpa ha organizzato numerose lezioni, seminari, incontri e spettacoli. Al momento, più di 4mila persone partecipano alle attività dei centri, per un totale di 20mila persone in 46 anni di vita dell’associazione.
 
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