08/09/2017, 08.51
INDIA
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Stragi di Mumbai del 1993: pena di morte a due colpevoli

Firoz Khan e Tahir Merchant saranno giustiziati. Un terzo detenuto, Abu Salem, condannato al carcere a vita. Le esplosioni causarono 257 morti e 713 feriti gravi. Le bombe, piazzate in decine di obiettivi, sconvolsero una città ritenuta tranquilla.

New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – Un tribunale speciale indiano ha emesso due sentenze di morte per i responsabili delle stragi di Mumbai del 1993, durante le quali morirono 257 persone e altre 713 rimasero ferite in gravi condizioni. Si tratta di Firoz Khan e Tahir Merchant, entrambi dietro le sbarre con l’accusa di cospirazione criminale e omicidio. Un altro colpevole, Abu Salem, che aveva tentato la fuga in Portogallo ma era stato estradato dalle autorità di Lisbona nel 2005 (con la promessa che sarebbe scampato all’esecuzione in caso di responsabilità accertata), è stato condannato all'ergastolo.

La sentenza era attesa da anni e rientra nel secondo filone di indagini per gli attentati che sconvolsero la capitale del Maharashtra. In tutto, sette presunti colpevoli sono stati arrestati tra il 2003 e il 2010 e sottoposti a processo in maniera separata. Nel giugno scorso il tribunale speciale Terrorist and Disruptive Activity (Tada) di Mumbai ha accertato la colpevolezza di sei di loro e ne ha disposto il processo. Un detenuto, Mustafa Dossa, è morto per arresto cardiaco poco dopo l’ingresso in carcere. Yakub Memon, considerato il pianificatore e finanziatore degli attentati esplosivi, è stato impiccato nel 2015.

Le esplosioni del ’93 presero di mira decine di obiettivi diversi, tra cui la borsa di Mumbai (Bombay Stock Exchange), gli uffici della compagnia di bandiera Air India e un hotel di lusso. Gli attentati sconvolsero una città ritenuta tranquilla, pacifica e multietnica, dando vita a divisioni settarie.

Sebbene non sia mai stata fatta completa chiarezza sulla vicenda, le bombe sono state viste come una risposta musulmana alla demolizione della moschea di Babri ad Ayodhya da parte di estremisti indù, avvenuta nel dicembre 1992.

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