07/12/2020, 11.25
BANGLADESH
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Studenti e insegnanti islamisti arrestati per aver danneggiato la statua di Mujibur Rahman (VIDEO)

di Sumon Corraya

Gli studenti avrebbero sfregiato la statua; gli insegnanti hanno coperto la loro fuga. Gli islamisti temono il ritorno politico delle celebrazioni del “Mujib Borsho” (l’anno di Mujib), dedicato ai 100 anni dalla nascita del leader della nazione. “Il Bangladesh non è uno Stato confessionale”.

Kushtia (AsiaNews) – La polizia ha arrestato due studenti e due insegnanti (foto 1) di una madrasa (scuola islamica) di Kushtia nella zona di Jugia, per aver danneggiato una statua del Padre della patria Sheikh Mujibur Rahman. L’arresto è avvenuto ieri, grazie alle riprese delle videocamere di sicurezza.

I due studenti, entrambi di 14 anni, hanno confessato: il 5 dicembre mattino sono saliti sulle impalcature attorno alla statua e hanno sfregiato il volto e un braccio. I due insegnanti, Alamin, 33 anni, e Yusuf, 38 anni, sono stati arrestati per aver aiutato gli studenti a fuggire dopo l’atto di vandalismo.

Tutti loro hanno ammesso di essere stati influenzati dalle dichiarazioni di Maulana Mamunul Haque e Maulana Faizul Haque,  leader del gruppo di pressione Hefazat-e-Islam (foto 2). Dal mese di agosto, il gruppo e altre organizzazioni islamiche radicali hanno deciso di lanciare una campagna contro le statue di Mujibur Rahman, che il governo vuole istallare in diverse città per celebrare i 100 anni dalla nascita del leader della nazione. Mujibur Rahman (1920-1975), fondatore del moderno Bangladesh, è anche padre dell’attuale primo ministro Sheikh Hasina, del partito Awami League (AL). Gli islamisti temono che il “Mujib Borsho” (l’anno di Mujib), sia un modo per accrescere i consensi a favore dell’AL. Per altri politici, celebrare il Padre della patria (Bangabandhu) accresce solo l’unità del Paese, a qualunque gruppo o religione si appartenga.

Obaidul Quader, segretario generale dell’AL e ministro dei Trasporti, ha detto oggi che “il vandalismo verso le sculture del Padre della patria è un serio crimine che non può essere perdonato. Coloro che sono implicati nell’incidente saranno sottoposti a decise azioni punitive”. Il ministro ha precisato che “non saranno risparmiati” commenti offensivi, discorsi e comportamenti che sono contrari alla costituzione e alle leggi del Paese.

Proprio oggi è stata presentata una denuncia per sedizione contro Junaid Babunagari, capo dell’Hefazat-e-Islam e contro il segretario generale Mamunul Haque e contro altri per i loro commenti negativi sulla costruzione e l’istallazione delle statue di Mujibur.

Vari gruppi si schierano contro l’iconoclastia islamista. Nirmol Rozario, presidente del Bangladesh Hindu Buddha Christian Unity, afferma: “Il Bangladesh non è un Paese confessionale. La nostra patria è guidata dall’ideale di Sheikh Mujibur Rahman. Noi esprimiamo la condanna contro coloro che protestano per le sculture del Padre della patria”.

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