26/03/2015, 00.00
TAIWAN
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Taipei, l'orchestra di Sapporo nella scuola “Beata Imelda”: Grazie per l'aiuto post-tsunami

di Xin Yage
La famosissima formazione sinfonica parte dall’istituto cattolico il suo tour in cinque tappe per ringraziare Taiwan dell’aiuto fornito al Sol Levante dopo il disastro dell’11 marzo 2011. Questa tragedia, dicono i dirigenti scolastici, “ci ha fatto diventare più fratelli e più amici”.

Taipei (AsiaNews) – Con un grande concerto eseguito ieri presso la scuola cattolica “Beata Imelda”, l’orchestra sinfonica di Sapporo (北海道札幌交響樂團 台灣感恩之旅) ha iniziato il suo tour di cinque tappe a Taiwan per ricordare il disastro dell’11 marzo 2011 (311地震) in cui più di 15mila  persone hanno perso la vita. La formazione musicale è sull’isola per ringraziare dell’immenso aiuto prestato dal governo taiwanese al Giappone per ricostruire le infrastrutture distrutte dal maremoto.

Mentre le altre tappe del tour sono aperte al pubblico, il concerto di mercoledì è stato condotto in forma privata per gli studenti della scuola cattolica Beata Imelda (Blessed Imelda's School, 靜修女中) di Taipei, fondata dai domenicani e tuttora sotto la direzione dell’arcivescovado. I padri domenicani l’hanno aperta quasi 100 anni fa, (l’anniversario ricorrerà il prossimo dicembre) e poi l’hanno affidata alle suore che ancora vi lavorano.

Taiwan ha un legame speciale con il Giappone, e la scuola Beata Imelda ha sempre avuto un gemellaggio speciale con le scuole cattoliche giapponesi. Se un alunno sceglie la Santa Imelda, può praticare tutti i giorni giapponese e diplomarsi in cultura e lingua giapponese. In base a questa speciale caratteristica, dopo il disastro dell’11 marzo 2011 in Giappone, si è rafforzato ancora di più l’impegno per le zone colpite, e la cura nello sviluppo delle relazioni tra le scuole dei due Paesi.

Il prof. Zhang (張老師), insegnante di storia e cultura giapponese, dice entusiasta che gli alunni si sentono molto coinvolti in questa iniziativa: “Il fatto che un’orchestra importante come quella di Sapporo venga a suonare nella nostra scuola e a ringraziare per tutto l’aiuto e il sostegno ricevuto dai cittadini giapponesi, ci tocca profondamente e ci rende orgogliosi. Ma soprattutto è un grande insegnamento: quella grande tragedia ci ha fatto diventare ancora più fratelli e più amici”.

La direttrice della scuola, prof. Ouyang (歐陽校長), sottolinea il valore dell’arte e della musica nel parlare al cuore dei ragazzi: “Questo evento sottolinea il valore della nostra missione educativa: l’arte ci aiuta a scoprire e sviluppare i valori umani e religiosi che ci rendono fratelli e sorelle. Vogliamo ringraziare i benefattori e tutte le persone che rendono possibile questo concerto. Nell’anno del nostro centenario è un segno importante che conferma il valore della nostra scuola. Inoltre tra poche settimane celebriamo la Pasqua, segno della resurrezione dopo una tragedia: è il nostro pieno augurio a tutti gli amici giapponesi”.

Il disastro provocato dal terremoto e maremoto del Tōhoku dell’11 marzo 2011 ha provocato un totale di 15.891 morti, 6.152 feriti e 2.584 dispersi. Ancora oggi il Giappone è impegnato nella ricostruzione delle aree colpite.

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