17/10/2017, 09.11
BANGLADESH
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Teknaf, si rovescia imbarcazione. Annegano 12 Rohingya

di Sumon Corraya

A settembre, 60 profughi sono annegati in queste acque, altri 30 ad ottobre. Più di mezzo milione di Rohingya sono entrati in Bangladesh per sfuggire alle violenze. Solo questa settimana circa 50 mila hanno attraversato il confine. L’impegno della Chiesa cattolica per i profughi.

Cox’s Bazar (AsiaNews) – Almeno 12 persone sono annegate e decine di persone sono disperse in seguito al rovesciamento di una barca che trasportava profughi Rohingya, affondata nel fiume Naf ieri mattina (foto 1). Gli ufficiali responsabili della stazione di polizia di Teknaf, nei pressi di Cox’s Bazar, affermano: “La guardia costiera, la polizia e le persone locali hanno aiutato a salvare le persone annegate. Ne sono state recuperate 21, mentre alcune mancano ancora all’appello”.

Dall’ultima settimana di agosto, più di mezzo milione di Rohingya sono entrati in Bangladesh per sfuggire alle violenze nello Stato di Rakhine, Myanmar occidentale. Molti di essi sono scappati attraversando su imbarcazioni di fortuna il fiume Naf, confine naturale tra i due Paesi. A settembre, 60 profughi sono annegati in queste acque. Altri 30 sono morti ad ottobre in circostanze analoghe. Le vittime sono soprattutto donne e bambini.

I media locali riferiscono che solo questa settimana circa 50 mila sfollati Rohingya sono entrati in Bangladesh in seguito alle operazioni dell'esercito del Myanmar.

Ieri, il direttore generale dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni, William Lacy Swing (foto 2), ha visitato il campo profughi di Ukhyia (Cox’s Bazar), dove molti Rohingya hanno trovato rifugio. Egli ha dichiarato ai giornalisti: “Oggi la crisi Rohingya è il grande disastro umano del mondo. La comunità internazionale dovrebbe star loro vicina”. Il funzionario ha ascoltato i racconti di persecuzione dei profughi ed ha distribuito bene di prima necessità, prima di visitare il campo di Bandarban.

In risposta all’emergenza umanitaria, la Chiesa cattolica del Bangladesh lavora per i Rohingyas attraverso la Carita. Il card. Patrick D’Rozario ed alcuni altri vescovi si sono già recati in visita nei campi e hanno donato somme di denaro per gli aiuti.

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