29/05/2006, 00.00
INDONESIA
Invia ad un amico

Terremoto a Java: oltre 5 mila morti, preoccupa anche il patrimonio artistico

di Mathias Hariyadi

Seconda notte all'aperto per i circa 200 mila sfollati. Arrivano gli aiuti: l'impegno della Caritas internationalis. Riporta danni "estesi" il tempio indù di Prambanan, il più grande del Paese.

Yogyakarta (AsiaNews) - Si avvia a 5200 morti il bilancio ufficiale delle vittime del terremoto che il 27 maggio ha sconvolto l'isola indonesiana di Java. La zona più colpita è stata quella tra la regione speciale di Yogyakarta e Bantul, con 4611 morti. Secondo fonti ufficiali sarebbero inoltre 35 mila gli alloggi e gli edifici distrutti. Il sisma di 6,2 gradi Richter ha causato danni "estesi" anche all'antico tempio indù di Prambanan, situato nella reggenza di Klaten e patrimonio dell'umanità. Solo tra

Ha piovuto tutta la notte sugli sfollati: in pochi hanno potuto dormire sotto una tenda, la maggior parte ha perso la casa o non vuole tornavi per paura di nuove scosse. Non ci sono cifre certe sul numero dei senza tetto, che secondo le agenzie di aiuto si aggirano intorno ai 200 mila.  

Timori anche per il patrimonio storico della zona, tra le più turistiche dell'Indonesia. Mentre il famoso tempio buddista di Borobudur a Magelang è rimasto integro, oggi Condro Yono, funzionario dell'Ufficio del turismo a Yogyakarta ha riferito che il tempio indù di Prambanan ha riportato danni "estesi". L'edificio religioso, risalente all'800 d. C., è il più grande tempio indù del Paese, considerato inoltre patrimonio dell'umanità dall'Unesco (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization). Conosciuto come tempio di Loro Jonggrang, il complesso religioso è diviso in tre parti: una dedicata a Shiva, una a Visnu e una a Brahma. Quest'ultima è quella che ha subito danni maggiori. Al momento il sito è chiuso al pubblico per lavori di restauro.

Intanto a sud di Yogyakarta, la zona più colpita, continuano ad arrivare squadre di soccorsi da tutto il Paese e dall'estero. La città di Bantul è diventato il centro delle operazioni: qui agenzie e esercito indonesiano stanno coordinando la distribuzione degli aiuti.

Unicef, World Food Programme, World Health Organization e Croce Rossa internazionale sono già al lavoro nella zona. Oggi le agenzie Onu riunite a Ginevra studieranno un piano di intervento.

A fianco delle vittime anche il personale della Caritas internationalis a Yogyakarta. Duncan MacLaren, segretario generale dell'agenzia umanitaria cattolica, ha reso noto che "i 7 ospedali cattolici nella provincia hanno aperto le loro porte e si stanno preparando ad aiutare il più possibile". Infermiere e dottori da altri ospedali cattolici stanno visitando i villaggi colpiti per prestare cure ai feriti.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Terremoto a East Java: otto morti e 39 feriti, migliaia di edifici danneggiati
12/04/2021 11:19
Terremoto: il pianto dell'Indonesia
02/06/2006
Java: la devastazione di Klaten, dimenticata da soccorritori, media e governo
01/06/2006
Java, terremoto: oltre 5800 morti, c'è bisogno di materiale ortopedico
31/05/2006
Sisma: come aiutare la Chiesa indonesiana
31/05/2006


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”