05/04/2006, 00.00
THAILANDIA
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Thailandia: le opposizioni chiedono la definitiva uscita di Thaksin dalla politica

di Weena Kowitwanij

Le dimissioni da Primo ministro non sono sufficienti. Tre partiti di opposizione chiedono a Thaksin di lasciare anche la guida del suo partito. Uno dei responsabili del Pad chiede inoltre chiarimenti sulla gestione delle aziende pubbliche durante gli anni di governo e sulla condotta delle ultime elezioni del 2 aprile.

Bangkok (AsiaNews) – Tre partiti di opposizione hanno reso noto che non presenteranno i loro candidati nei 38 distretti dove si deve tornare a votare se il primo ministro dimissionario Thaksin non lascerà la guida del suo partito. Lo ha dichiarato oggi Abhisit Vejjajiva, capo Democrat Party, dopo essersi accordato con i partiti Mahachon e Chart Thai. "Se Thaksin continua a mantenere il ruolo di capo del partito Thai Rak Thai il fenomeno che noi definiamo 'Thaksismo' continuerà e non ci sarà nessun cambiamento reale nella situazione politica".

Ieri infatti Thaksin aveva annunciato di non accettare l'incarico di primo ministro anche se aveva ottenuto 16 milioni di voti alle ultime elezioni del 2 aprile. Aveva però dichiarato che avrebbe mantenuto la guida del suo partito. L'annuncio era stato fatto dopo un incontro con il re Bhumibol Adulyadej.

"Prima di tutto mi voglio scusare con i 16 milioni di elettori che mi hanno scelto come primo ministro", aveva dichiarato. "Però ora siamo vicini ad un fatto epocale per la Thailandia, il 60° anniversario del regno di re Bhumibol, il regno più lungo del mondo, e devo scegliere per il bene del popolo thailandese. Continuerò comunque ad essere il capo del partito e a mantenere l'incarico di Primo Ministro fino a che non ne sarà nominato uno nuovo. Sottolineo anche che continuerò a sostenere il mio partito per mantenere il programma elettorale, come conserverò la tariffa di 30 bath (pari a circa ¾ di dollaro) per ogni visita medica comprese operazioni gravi, la lotta alla droga e alla povertà".

"Ribadisco – ha continuato Thaksin - che tutte le accuse che mi sono state fatte sono false: non ho mai utilizzato la mia posizione per fare del male a nessuno". Thaksin ha infine invitato il People's Alliance for Democracy (Pad) e gli altri partiti d'opposizione a collaborare per portare avanti le riforme politiche.

Sonthi Limthongkul, uno dei capi del Pad, ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo al prossimo incontro con Thaksin, fissato per il 7 aprile. "All'incontro ho intenzione di chiedere spiegazioni su come sono state condotte le elezioni, ci sono dei punti che non sono chiari. Inoltre ho intenzione di limitare il premierato di Thaksin al 30 aprile 2006. In caso contrario ricominceremo le proteste contro di lui".

Sonthi ha sottolineato che "il fatto che abbia rassegnato le dimissioni non toglie i sospetti che gravano sulla sua condotta morale ed etica. Sono in molti a contestare non solo i grandi progetti politici ma soprattutto la trasformazione della struttura di molte aziende pubbliche".

Nelle ultime elezioni erano 28 milioni gli aventi diritto al voto; 16 milioni hanno votato per il Thai Rak Thai, 10 milioni contro. Gli altri voti sono nulli. "Questo dimostra – continua Sonthi - che il 40% degli elettori è contro Thaksin, e questo è un dato unico nella storia del nostro Paese".

In 38 distretti i cittadini sono chiamati di nuovo alle urne perché il numero dei votanti è stato inferiore alla soglia minima del 20% fissata dalla legge.

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