12/04/2013, 00.00
ITALIA – ISLAM
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Tra partiti e religioni, Oasis si presenta al pubblico di Roma

La rivista internazionale e plurilingue, edita dalla Fondazione omonima presieduta dal card. Angelo Scola, “debutta” a Roma con un dibattito dal tema “Transizione attraverso chi? Religioni e partiti alla prova della democrazia”. Ne discuteranno il direttore di AsiaNews p. Bernardo Cervellera, Roberto Alibroni dell’Iai e il prof. Massimo Borghesi, ordinario di Filosofia morale a Perugia.

Roma (AsiaNews) - Con un dibattito sul ruolo di religioni e partiti alla prova della democrazia, la rivista internazionale Oasis si presenta domani al pubblico della capitale italiana. Il giornale è semestrale e plurilingue e viene pubblicato dall'omonima fondazione, creata e presieduta dal card. Angelo Scola. Il dibattito - dal titolo "Transizione attraverso chi? Religioni e partiti alla prova della democrazia" - si concentrerà sulla Primavera araba e i suoi frutti.

A discuterne sabato 13 aprile - alle ore 17.30 presso la libreria Mondadori di Via del Pellegrino 94 - saranno il direttore di AsiaNews p. Bernardo Cervellera; Roberto Aliboni, consigliere scientifico dell'Istituto affari internazionali e Massimo Borghesi, professore ordinario di Filosofia morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Perugia. Insieme a loro ci saranno Maria Laura Conte, direttore editoriale e della comunicazione della Fondazione Internazionale Oasis, e Martino Diez, direttore scientifico della Fondazione Internazionale Oasis.

La sezione principale del nuovo numero si concentra sulla fase di transizione sociale e politica che vivono sia il Medio Oriente che l'Occidente, anche se con modalità diverse. Nel  Medio Oriente, si legge nel comunicato stampa che annuncia la presentazione, "questa transizione sembra destinata a essere guidata da movimenti e partiti a matrice islamica, in contesti di grande fermento della società civile; in Occidente invece i cristiani cercano nuove forme di impegno politico in società sempre più secolarizzate".

I Paesi delle due sponde del Mediterraneo, conclude, "si provocano a vicenda e sono in fondo chiamati a rispondere alle stesse domane: cos'è un partito a riferimento religioso? Si può giocare nel dibattito politico una proposta che attinge all'esperienza religiosa personale rispettando la pluralità dei soggetti in campo? Esistono valori universalmente condivisibili sui quali costruire un nuovo patto sociale?".

 

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