30/07/2009, 00.00
INDIA
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Ucciso un sacerdote nel Karnataka

di Nirmala Carvalho
Il vescovo esclude che sia stato ucciso per rapina. Il sacerdote è ricordato come una persona che aiutava persone di tutte le religioni. Il Global Council of Indian Christians chiede un’inchiesta ufficiale sulle violenze ai cristiani in Karnataka.

New Delhi (AsiaNews) – La diocesi siro-malabarese di Belthangady (Karnataka, India del sud) è scossa per la morte di un sacerdote trovato ucciso e denudato sulla strada del villaggio di Thottathady. Al momento il vescovo, mons. Lawrence Mukkuzhy non azzarda nessuna ipotesi sulle ragioni dell’assassinio di p. James Mukalel, ma esclude si sia trattato di una rapina. Il cancelliere della diocesi, p. Tomy Mattom, afferma che si è trattato di una “esecuzione sistematica”.

Secondo una prima ricostruzione, p. James, 39 anni, ha trovato la morte mentre tornava alla sua parrocchia, dopo aver officiato ad un funerale nel villaggio di Thottathady. Il suo corpo denudato è stato trovato a un lato della strada, vicino alla sua motocicletta.

P. Tomy afferma che il corpo dell’ucciso non presenta alcuna ferita e che vi sono segni che fanno pensare che il sacerdote è stato soffocato.

P. James era originario della diocesi di Tellichery e aveva accettato di lavorare in quella di Belthangady.

Mons. Mukkuzhy racconta ad AsiaNews che “p. James era molto amato dai parrocchiani e dalla popolazione della zona; era una persona buona e non aveva nemici. Era un missionario zelante e altruista, serviva gente di qualunque religione”.

Il vescovo ha detto che la salma del sacerdote è stata sottoposta ad autopsia. “Non riusciamo a capire – ha aggiunto - chi possa aver voluto ucciderlo. Un fatto certo è però che non si tratta di rapina”.

La morte dovrebbe essere avvenuta verso le 21 di ieri sera. Il suo corpo è stato ritrovato stamane alle 7 di mattina.

Il Global Council of Indian Christians ha domandato allUfficio centrale di aprire un’inchiesta sull’assassinio di p. James Mukalel e sugli altri attacchi contro i cristiani nel Karnataka.

Lo scorso anno, allo scoppio delle violenze contro i cristiani in Orissa, vi sono stati attacchi nche nel Karnataka, dove sono state distrutte 20 chiese e cappelle.

Il prossimo 3 agosto la diocesi di Belthangady aprirà un congresso missionario. “Il sangue di p. James – ha detto il vescovo – non sarà versato invano. Il suo sangue servirà alla Chiesa e alla missione in India. Noi preghiamo Dio per la giustizia e la sua protezione”.

La diocesi di Benthangady ha 22.100 fedeli, sparsi in 45 parrocchie. La popolazione totale della diocesi è di 3,25 milioni.

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