19/11/2010, 00.00
PAKISTAN
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Una Madre Teresa tedesca fra gli alluvionati del Pakistan

In Pakistan la chiamano la nuova “Madre Teresa”, perché si occupa dei più poveri e dimenticati, dei lebbrosi e – in questi giorni – degli alluvionati della minoranza indù.

Karachi (AsiaNews) – Ruth Pfau è una donna piccola, fragile, i capelli grigi raccolti a crocchia sotto un velo bianco con un bordo a fiori;  sta in piedi in un campo di rifugiati che ha ella stessa creato per le persone che le alluvioni in Pakistan hanno privato di tutto. E’ una suora tedesca delle Figlie del Cuore di Maria, ha 81 anni e si occupa di centinaia di persone le cui case sono state spazzate via dalle alluvioni. Lei e la sua squadra stanno prendendosi cura da oltre due mesi di tutti coloro che hanno cercato rifugio su un terreno abbandonato, vicino a una stazione di autobus; Ruth e i suoi aiutanti danno tende, cibo, acqua medicine; e fanno funzionare una scuola.

“Solo noi andiamo in questi campi dove, per una ragione o l’altra, nessun altro sembra aver voglia, o essere in grado, di aiutare questa povera gente” dice Ruth Pfau. Ruth Pfau, che è anche medico, ha aperto cliniche per lebbrosi in Pakistan. E’ una dei pochi che si occupano degli alluvionati della minoranza indù. Ha cominciato più di 50 anni fa il suo servizio; ha affrontato il problema della lebbra, andando a salvare bambini nascosti in caverne e in stalle, abbandonati da genitori sconvolti e terrificati, perché erano contagiosi, mentre le loro sofferenze e la malattia peggioravano.

Ruth Pfau ha allenato medici pakistani e ottenuto donazioni dall’estero. “Lavorare con il dr. Pfau è molto, molto difficile, perché ha una forza immensa, a cui nessuno è in grado di avvicinarsi” ha detto Merwyn Lobo, un suo collaboratore, coordinatore nazionale, che ha viaggiato con lei per più di undici anni. Nata in Germania, a Lipsia, nel 1929, Ruth Pfau è cresciuta temendo per la sua vita, prima sotto i bombardamenti, e poi quando i russi arrivarono in città. Rischiò la vita scappando dalla Germania est. Dice: “Se voglio trovare un senso a quegli anni penso che siano una preparazione a essere pronta ad aiutare gli altri”. Dopo aver otenuto una laurea in medicina, ed essere entrata in un ordine religioso, decise di partire per l’India. Ma fu obbligata a fermarsi in Pakistan per una questione di visti; e in quel periodo vide dei malati di lebbra, una malattia di cui ignorava l’esistenza.

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