04/12/2018, 08.58
INDIA
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Uttar Pradesh, regalo d’Avvento dei radicali: assalita una chiesa

Il servizio liturgico era in corso nella chiesa di Naubasta. La polizia dovrebbe essere “guardiana della legge” e invece “assume una posizione influenzata dai pregiudizi e bigotta contro la minoranza cristiana”. Nello Stato indiano il gruppo Persecution Relief ha segnalato 93 episodi di persecuzione.

New Delhi (AsiaNews) – Domenica 2 dicembre, giorno in cui la Chiesa celebrava la prima domenica di Avvento, in Uttar Pradesh circa 150 fanatici indù hanno assaltato una chiesa e interrotto la preghiera con la complicità della polizia locale. Poi hanno lanciato un ultimatum ai fedeli: o chiudono il luogo di culto cristiano, o “subiranno dure conseguenze”. Lo denuncia ad AsiaNews Shibu Thomas, fondatore di Persecution Relief che si occupa di difendere i cristiani discriminati in India. Egli afferma: “La polizia, che dovrebbe essere ‘guardiana della legge’, non compie i suoi doveri e assume una posizione influenzata dai pregiudizi e bigotta contro la minoranza cristiana”.

La chiesa attaccata si trova a Naubasta, nel distretto di Kanpur. L’attivista racconta che i radicali sono arrivati sventolando bandiere arancioni (il colore dei nazionalisti indù), cantando lodi al dio Ram e urlando slogan contro i cristiani. “Hanno seminato la paura e il terrore nella comunità”, aggiunge.

Alcune signore presenti in chiesa hanno chiesto l’intervento della polizia, “credendo di poter ragionare con i fanatici, dato che era evidente che stessero agendo per ignoranza”. Gli agenti però hanno imposto l’interruzione della preghiera e chiesto ai cristiani di allontanarsi. Poi hanno anche disperso i facinorosi che, noncuranti della presenza delle forze dell’ordine, hanno minacciato di tornare la prossima settimana.

Il rev. Jeetender Singh, incaricato della New India Church of God, racconta al network cristiano che due giorni prima dell’incidente, l’ispettore locale di polizia aveva visitato la chiesa. In quell’occasione ha informato il pastore A.B. Singh che era stata sporta una denuncia contro di lui per presunte “conversioni forzate”. Dopo l’attacco dei radicali, riferisce, lo stesso ispettore si è rifiutato di raccogliere la denuncia dei cristiani.

Il gruppo cristiano sostiene che “in Uttar Pradesh decine di chiese vengono chiuse con la forza con l’aiuto della polizia e dell’amministrazione”. Secondo Shibu Thomas, “in molte occasioni gli agenti accompagnano i fanatici e i cronisti, quando essi prendono come bersaglio una chiesa e decidono di chiuderla. Nei distretti di Jaunpur, Azamgarh, Kanpur e altri, più di 20 chiese sono state costrette alla chiusura. I poliziotti pattugliano i dintorni, stanno di guardia all’ingresso e impediscono ai fedeli di radunarsi per adorare Cristo”.

Secondo Persecution Relief, nel 2018 in Uttar Pradesh ci sono stati 93 episodi di persecuzione. Di fronte alle minacce e al tentativo di diffondere il terrore, le Chiese dello Stato indiano hanno risposto con un grande “raduno della pace” a Varanasi.

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