21/10/2004, 00.00
INDONESIA
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Varato il nuovo governo di Susilo

di Mathias Hariyadi
Nel nuovo Gabinetto vi sono anche 3 cattolici. Fra questi Freddy Numeri, ex ambasciatore indonesiano in Italia

Jakarta (AsiaNews) – Il neo presidente indonesiano, Susilo Bambang Yudhoyono (SBY), si è incontrato oggi con il nuovo Gabinetto dei ministri per la cerimonia di insediamento ufficiale del governo. Per risolvere i problemi del paese musulmano più popoloso al mondo - corruzione, terrorismo, arretratezza economica -  Susilo ha detto che il suo governo "preferirà le azioni agli slogan politici e avrà come priorità gli interessi della nazione e non quelli particolaristici". Il presidente ha avvertito che verificherà ogni anno l'operato dei  collaboratori: "Se troverò qualcosa di sbagliato o irregolare, non esiterò a dimettere i colpevoli dalle loro cariche". La nomina ufficiale dei ministri è avvenuta nella notte di ieri, dopo che era stata posticipata già 2 volte. SBY ha dichiarato di essere soddisfatto della sua scelta anche se "non potrà mettere d'accordo tutti partiti presenti in Indonesia: "Per me, l'importante sarà il modo in cui lavoreranno; affinché in 5 anni si possano vedere riforme effettive, sono necessarie collaborazione e fiducia".

Analisti definiscono il governo SBY "a metà tra vecchio e nuovo". Il Gabinetto dell'Indonesia è composto da 36 ministri, tra i quali 3 sono cattolici. I membri del governo Susilo provengono da  diversi partiti politici - alcuni facevano parte dell'amministrazione Megawati o Wahid – e sono riconosciuti professionisti o ex ufficiali militari. Di seguito riportiamo l'elenco dei principali  ministri divisi in base allo schieramento.

I ministri appartenenti al "Partito Democratico" di Susilo sono solo 2: Jero Wacik, ministro del Turismo e della Cultura e Taufik Effendi, ministro per l'Efficienza dell'apparato statale.

Sono 4 gli ex ufficiali dell'esercito: Widodo Adisutjipto, ministro coordinato per gli affari politici, legali e per la sicurezza; Mochtar Maruf, ministro degli Interni; Sudi Silalahi, Segretario di Gabinetto; questi primi 3 erano nel team elettorale di SBY. L'altro è Freddy Numeri, ministro per la Marina e la pesca, è un cattolico ed ex ambasciatore indonesiano in Italia.

Cinque dei ministri del governo Megawati sono rimasti anche se con cariche diverse; nessuno appartiene al partito dell'ex presidente: Hassan Wirajuda, ministro degli Esteri; Purnomo Yusgiantoro, cattolico di formazione gesuita, è ministro per le risorse energetiche e minerali; Bachtiar Chamsyah, del partito islamico per lo sviluppo unito (PPP), è ministro delle politiche sociali; Hatta Rajasa, del partito musulmano del Mandato Nazionale (PAN), ministro dei Trasporti e Yusril Izha Mahendra promosso a Segretario di stato. Mahendra è del "Partito islamico della mezza luna" (PBB), che chiede l'adozione in Indonesia della Legge islamica. Il PBB, che ha appoggiato Susilo nella campagna elettorale, ha ottenuto anche il ministero delle Foreste, assegnato a MS Kaban.

Il partito islamico PPP ha ottenuto 3 ministeri: quello per le medie e piccole imprese, a Suryadharma Ali e quello per le Compagnie di stato a Sugiharto; oltre al già ricordato ministero per le politiche sociali.

Due ministri fanno parte del Golkar, il partito di maggioranza in parlamento: Aburizal Bakrie, ministro coordinato per l'Economia e le risorse umane e Fahmi Idris, ministro per l'Emigrazione.

Anche il vice presidente Jusuf Kalla è un funzionario del Golkar.

Il partito del Risveglio nazionale (PKB), dell'ex presidente Wahid, ha ricevuto il ministero per il Welfare, a Alwi Shihab, un islamico moderato che promuove la tolleranza e il ministero per lo Sviluppo delle zone più arretrate, a  Syaifullah Yusuf.

Il partito musulmano PAN ha ottenuto 2 posti: oltre al ministero dei Trasporti anche quello dell'Educazione a Bambang Sudibyo.

L'altro cattolico presente nel Gabinetto dei ministri è Marie Elka Pangestu, ministro del Commercio.

Ministro per gli affari religiosi è Muhammad Maftuh Basyuni, ambasciatore indonesiano in Arabia Saudita e membro della più grande organizzazione musulmana del paese il Nahdlatul Ulama (NU).

L'attenzione dell'opinione pubblica è puntata su Abdul Rahman Saleh, nominato procuratore Generale e ministro della Giustizia. Saleh, giudice della Corte Suprema, da tempo è impegnato nella lotta alla corruzione tra i politici.

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