03/10/2012, 00.00
VATICANO
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Vatileaks. C'è di tutto nei documenti sequestrati a Gabriele: lettere del Papa e carte su massoneria, esoterismo, Loggia P2, Calvi, Berlusconi, yoga, buddismo

Udienza dedicata alle testimonianze dei gendarmi. Sono "centinaia di migliaia" i documenti trovati a casa dell'ex cameriere di Benedetto XVI, solo "un migliaio" riguardano Papa e Santa Sede. ''Fin dal primo momento il comandante della Gendarmeria Domenico Giani ha dato ordine di tutelare Gabriele e la sua famiglia, è stato trattato con i guanti bianchi", "nel modo migliore possibile". "Gabriele ha ringraziato più volte per il trattamento ricevuto".

Città del Vaticano (AsiaNews) - Sono "centinaia di migliaia" i documenti trovati a casa di Paolo Gabriele, l'ex cameriere di Benedetto XVI sotto processo per furto aggravato. Solo "più di un migliaio" riguardano il Papa e la Santa Sede, il resto dimostra un interesse quantomeno molto acuto per segreti ed esoterismo: carte relative "alla massoneria, all'esoterismo, alla Loggia P2, alla P4, a Luigi Bisignani, al caso Calvi, a Berlusconi, allo Ior e all'Aif (Autorità di informazione finanziaria del Vaticano), al caso Vatileaks, a cristianesimo e yoga, a cristianesimo e altre religioni, al buddhismo, a come nascondere file .jpg e word, a come registrare video, a come usare il cellulare in modalità velata".

Oggi, terza udienza del processo, durata in tutto circa un'ora e un quarto, sono stati ascoltati quattro testimoni, tutti chiamati dalla difesa. Sono i gendarmi Luca Cintia, Stefano De Santis, Silvano Carli e Luca Bassetti che hanno testimoniato sulle perquisizioni e sul trattamento dell'imputato in prigione.

A proposito delle carte trovate, i testimoni hanno confermato che molti erano originali e non fotocopie, rispondendo alla domanda più volte posta del presidente del Tribunale, Giuseppe Dalla Torre, se personalmente avessero visto atti originali durante la perquisizione o successivamente, dopo il sequestro degli 82 scatoloni di materiale cartaceo ed informatico. I documenti sequestrati, sono "centinaia di migliaia" di documenti, che hanno riempito 82 scatoloni da trasloco (approssimativamente 50x60 cm), due grandi buste gialle e due borse di pelle nera. Tra di essi, appunto, un migliaio sono documenti del Papa, della segreteria di Stato, delle congregazioni vaticane e dei pontifici consigli, sulla "privacy e la vita famigliare" del Papa, "lettere scritte da cardinali al Papa per fare proposte o chiedere consigli", "risposte del Papa ai cardinali", "documenti con firma autografa del Papa", "documenti cifrati", "documenti con la scritta in tedesco 'da distruggere'". Insomma, "molti più documenti di quelli usciti nel libro" di Gianluigi Nuzzi 'Sua Santità'.

Quanto al trattamento riservato a Gabriele, i gendarmi hanno sostenuto di aver usato "i guanti bianchi" sia durante la perquisizione che in cella. Così, durante la perquisizione hanno invitato la famiglia ad uscire di casa, così da ridurre il più possibile il disagio ai figli e alla moglie. Il vicecommissario della Gendarmeria, Luca Cintia, responsabile della custodia dell'imputato, ha poi voluto fare una dichiarazione in relazione alla denuncia di abusi fatta ieri da Gabriele, sebbene il presidente del Tribunale abbia ricordato che l'accertamento di violazioni durante la detenzione è oggetto di altro procedimento, volto ad accertare l'accaduto ma anche eventuali dichiarazioni false. Lo stesso Dalla Torre ha precisato che agli atti, già acquisiti, risulta che Gabriele ha avuto tutta una serie di garanzie come: le visite famigliari, l'assistenza spirituale e medica. ''Fin dal primo momento - ha detto da parte sua Cintia - il comandante della Gendarmeria Domenico Giani ha dato ordine di tutelare Gabriele e la sua famiglia, è stato trattato con i guanti bianchi", "nel modo migliore possibile". "Gabriele ha ringraziato più volte per il trattamento ricevuto".

Sabato prossimo il processo dovrebbe arrivare a conclusione. Si comincerà con la requisitoria del Promotore di giustizia Nicola Picardi, quindi sarà la volta dell'arringa della difesa con l'avvocato Cristiana Arru. Dopo eventuali repliche di accusa e difesa potrà parlare l'imputato. La sentenza potrebbe arrivare il giorno stesso.

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