21/12/2015, 00.00
PAKISTAN
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Vescovo di Faisalabad: la misericordia è essenziale per il Pakistan, ferito dal terrorismo (video)

di Kamran Chaudhry
Mons. Arshad ha aperto la Porta Santa nella cattedrale della città ieri 20 dicembre. “Nell’ultimo anno ci sono stati molti attacchi alla minoranza cristiana, per questo è cruciale promuovere il perdono e la tolleranza, a cominciare dalle scuole”. Il 2016, anno dell’educazione, per portare a tutti il messaggio del Giubileo della misericordia.

Faisalabad (AsiaNews) – Il Pakistan “ha un tremendo bisogno di un messaggio di pace e di speranza, la nostra terra è ferita dal terrorismo e l’atmosfera è inquinata dall’intolleranza”; il Giubileo straordinario della misericordia “è un segno grande d’amore e di speranza per tutto il mondo”. Lo ha detto ad AsiaNews mons. Joseph Arshad, vescovo di Faisalabad, che ieri 20 dicembre ha aperto la Porta Santa nella cattedrale dei Santi Pietro e Paolo della città (video). Dopo aver acceso il cero giubilare, il vescovo ha condotto centinaia di fedeli attraverso la porta principale della chiesa mentre le suore domenicane recitavano le litanie dei santi. “Ringrazio papa Francesco – ha aggiunto il presule – per aver indetto l’anno della Misericordia nel nostro mondo tormentato dalle guerre. Gesù Cristo è il volto della misericordia amorevole del Padre, e guardando a Lui potremo dare un nuovo volto al nostro mondo”. Qui il video dell’apertura della Porta Santa e di seguito l’intervista di mons. Arshad ad AsiaNews.

Il Pakistan “ha un tremendo bisogno di un messaggio di pace e di speranza, la nostra terra è ferita dal terrorismo e l’atmosfera è inquinata dall’intolleranza. In questo contesto, è cruciale promuovere armonia, tolleranza fraterna e perdono, educando al sentimento della misericordia. Tutte le parrocchie della nostra diocesi organizzeranno attività sul tema della misericordia per l’intero prossimo anno. Inoltre, abbiamo intenzione di portare questo messaggio dalle parrocchie alle scuole e a tutti i nostri istituti”. Lo ha detto mons. Joseph Arshad, vescovo di Faisalabad, in un’intervista ad AsiaNews.

Secondo il presule, l’indizione di papa Francesco di un Giubileo straordinario della Misericordia “è un segno grande d’amore e di speranza per tutto il mondo. Tutti hanno bisogno di queste iniziative per ripensare alla loro vita e agli atteggiamenti che sono prevalenti nella società. Questi valori morali devono essere insegnati attraverso l’educazione”.

Il quinto vescovo di Faisalabad ha già dichiarato il 2016 anno dell’educazione nella sua diocesi (nel Punjab) come completamento di questo evento che durerà tutto l’anno. Mons. Arshad ha scelto lo slogan “Pace e Speranza” per la sua diocesi, dove vivono 175mila cattolici.

“La mia diocesi – spiega il vescovo – è composta di aree rurali e centri remoti dove la religione è il fattore dominante. Quest’anno ci sono stati incidenti  nei quali i cristiani hanno sofferto spesso di ingiustizie sociali, ma nonostante tutte le sfide la minoranza cristiana continua ad alzare la voce per quello che è giusto”. Il riferimento è agli attacchi suicidi a due chiese di Lahore che lo scorso marzo hanno fatto 14 morti e 70 feriti.

Le minoranze religiose del Pakistan, (terzo Paese musulmano al mondo) da tempo esprimono preoccupazione per la discriminazione e l’insicurezza cui sono soggette. In anni recenti le accuse di blasfemia mosse dai musulmani sono state spesso seguite da violenze e uccisioni.

Mons. Arshad, che è anche presidente della Commissione episcopale per le comunicazioni sociali in Pakistan, aggiunge: “La rabbia e la disoccupazione hanno contribuito a fomentare il fondamentalismo, che è diventato un problema sia per il governo che per la gente comune. La Caritas di Faisalabad, la nostra ala sociale, gioca un ruolo vitale nel conforto alle comunità. I nostri team lavorano a stretto contatto e con passione con i più deboli della società civile. La campagna di Caritas Pakistan “Un’unica famiglia umana: cibo per tutti”, che punta a sconfiggere la fame nel mondo entro il 2025, ha dato una nuova immagine al lavoro sociale della diocesi aumentando l’attenzione alla sicurezza del cibo ed è un vera dimostrazione dell’amore di Gesù”.

“Il Natale – conclude il presule – è un periodo di gioia, amore e pace. Questa gioia deve essere condivisa con tutti gli esseri umani. Noi non facciamo solo opere a livello esteriore e questo ha un significato speciale per noi in Pakistan. Mentre celebriamo la nascita di Cristo, dobbiamo essere forti a livello spirituale nella nostra vita da cristiani”.

(Ha collaborato Shafique Khokhar)

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