29/05/2015, 00.00
INDIA
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Vietato criticare Modi: università espelle un circolo studentesco

L’Ambedkar Periyar Student Circle (Apsc) avrebbe “diffuso odio” contro il Primo ministro criticando le sue politiche e le riconversioni all’induismo. A far scattare l’espulsione una denuncia anonima di radicali indù. Il gruppo di studio si ispira alle idee del dalit B.R. Ambedkar, tra i “padri fondatori” dell’India.

Chennai (AsiaNews/Agenzie) – L’Indian Institute Technology Madras (IIT-M) di Chennai, una delle università di ingegneria e tecnologia più importanti dell’India, ha espulso un circolo di studio perché avrebbe cercato di “diffondere odio” contro il Primo ministro Narendra Modi e gli indù. A scatenare la vicenda una denuncia in forma anonima ricevuta dal ministero dello Sviluppo delle risorse umane, che avrebbe così avviato un’inchiesta formale sulle attività dell’Ambedkar Periyar Student Circle (Apsc), provocando la decisione dell’istituto. I ragazzi del gruppo criticano l’azione dell’università, definendola “unilaterale e antidemocratica”. Secondo gli studenti, la denuncia è partita da gruppi della destra radicale indù.

L’Apsc è un circolo indipendente, creato il 14 aprile 2014 da alcuni studenti per discutere di tematiche sociali, economiche e politiche, esaminandole attraverso il prisma dei diritti e delle aspirazioni di dalit (“fuoricasta”) e classi inferiori. Il gruppo si ispira all’ideologia e agli scritti di B.R. Ambedkar: uno dei “padri fondatori” dell’India moderna, ideatore della Costituzione, che per tutta la vita si è battuto per affermare i diritti politici e la libertà sociale degli “intoccabili” come lui.

La denuncia anonima accusa i membri dell’Apsc di aver distribuito opuscoli contenenti dichiarazioni che criticano Modi e le sue politiche. Le citazioni appartengono al professore R. Vivekandanda Gopal, intervenuto a una conferenza sulla “Rilevanza contemporanea del dott. Ambedkar”, organizzata a inizio maggio dal circolo.L’opuscolo riportava le parti in cui il relatore aveva criticato il governo Modi per le sue politiche “pro-multinazionali” – come la Land Acquisition Bill – e accusato l’esecutivo di voler “polarizzare la società su base religiosa”, vietando il consumo di carne di manzo e introducendo i programmi di ghar wapsi (“ritorno a casa”), le riconversioni all’induismo di cristiani e musulmani.

Dopo aver ricevuto dal Ministero una copia della denuncia anonima, il 24 maggio scorso il decano degli studenti Sivakumar M Srinivasan ha inviato una brusca email ai coordinatori dell’Apsc, informandoli che il circolo era stato “cancellato”. Giustificando la sua decisione, l’uomo ha detto: “Ci sono alcune procedure da seguire e, in questo caso, l’Apsc ha violato il codice base di condotta. Hanno sfruttato i privilegi dati loro. Questa azione era inevitabile”.

I ragazzi hanno replicato: “Ci opponiamo alla decisione unilaterale del decano degli studenti di cancellare il nostro circolo di studio, senza darci un processo equo e l’opportunità di dire la nostra. Ci è stato detto che il nostro gruppo è impegnato in ‘attività controverse’ e ha violato il codice di condotta. Vogliamo essere chiari, non abbiamo abusato dei privilegi che l’istituto ci ha concesso”.

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