27/06/2011, 00.00
CINA
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Wen in Europa, per aumentare i commerci e garantire l’acquisto di bond

La Cina vuole rinforzare i rapporti economici con l’Europa, fugando i dubbi causati dalla forte inflazione e dalla feroce repressione contro i diritti umani. L’Europa è interessata a vendere i titoli di Stato dei Paesi in crisi, per garantirsi liquidità. A margine, si parla anche di diritti umani e dissidenti in carcere.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – E’ iniziato ieri in Gran Bretagna il viaggio in Europa del premier Wen Jiabao, chiamato a rinsaldare i rapporti commerciali dopo che l’immagine della Cina è stata offuscata dalla forte inflazione, dall’esplodere di violente proteste di piazza e dalla feroce repressione in atto contro dissidenti e attivisti per i diritti umani.

Oggi Wen ha incontrato il premier britannico David Cameron per parlare di commercio. Cameron ha previsto che gli scambi commerciali con la Cina saranno di 100 miliardi di dollari nel 2015. Sono stati firmati accordi economici per oltre 1,4 miliardi di sterline (oltre 1,57 miliardi di euro), soprattutto in settori come architettura, ingegneria civile, ricerca e sviluppo. L’esportazione cinese in Europa è in fase calante e Pechino spera di rilanciarla aprendosi di più ai prodotti esteri, soprattutto nei settori della ricerca e dell’innovazione.

Inoltre Wen ha ripetuto ieri in un’intervista alla BBC che Pechino investirà nei titoli dei Paesi europei, evidenziando che questo “mostra la nostra fiducia nelle economie dei Paesi della zona-euro”. La Cina è stimata avere riserve di valuta estera per oltre 3mila miliardi di dollari e il suo acquisto di titoli di Stato di Paesi in difficoltà, come Grecia, Irlanda e Spagna, sarebbe importante sia per fornire contante fresco sia come iniezione di fiducia per gli investitori.

Il 25 giugno Wen aveva evidenziato la volontà di Pechino di “lavorare con l’Europa” per conseguire “uno sviluppo congiunto”, “per uno sviluppo stabile dell’economia mondiale e per approfondire i legami Cina-Europa”.

L’acquisto di bond europei è visto come fondamentale per rinverdire l’immagine della Cina, di recente offuscata dalla forte inflazione. Wen, in dichiarazioni apparse oggi sui media cinesi, per la prima volta ha ammesso che sarà difficile mantenere l’inflazione sotto il 4% nel 2011, anche se ha rassicurato che lo sviluppo sarà di almeno l’8-9%. Gli analisti prevedono un’inflazione anche maggiore, a maggio è stata del 5,5% e ci si aspetta raggiunga il 6% a giugno, ma è la prima ammissione ufficiale.

Londra è interessata ad attirare i capitali cinesi e Wen ha visitato ieri lo stabilimento degli autoveicoli della General Motors, ditta acquistata dalla cinese Shanghai Automobile Industry Corporation Saic, a Birmingham, e ha lodato la cooperazione tra i due Paesi.

La Cina è molto criticata anche per le continue violazioni dei diritti umani e l’arresto di centinaia di dissidenti, da metà febbraio, e si prevede che le critiche siano ripetute a Wen in questi giorni. Anche per questo Pechino nei giorni scorsi ha rilasciato l’artista Ai Weiwei e il dissidente Hu Jia, i cui casi sono molto seguiti in Europa. Peraltro Cameron, al termine dell’incontro, ha soltanto dichiarato che i progressi nei rapporti economici devono procedere in parallelo con il rispetto dei diritti umani, “migliore garanzia di prosperità e stabilità”.

Nei giorni scorsi Wen ha visitato l'Ungheria dove ha annunciato l’acquisto di “un certo quantitativo” di bond ungheresi e di portare a un miliardo di euro i finanziamenti cinesi a progetti nel Paese. Terminata la visita in Gran Bretagna il premier cinese si recherà in Germania. 
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