12/12/2020, 08.00
INDIA
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West Bengal, distrutte statue della Vergine Maria e di Madre Teresa. Ancora nessun arresto

di Nirmala Carvalho

Due statue della Vergine sono state fatte a pezzi; quella di Madre Teresa – essendo di cemento – è rimasta danneggiata. Polizia e ministro delle minoranze hanno espresso solidarietà. Mons. Shyamal Bose: “Questo vandalismo è stupefacente. In molte case, gente di fedi diverse piazzano statue di Madre Teresa; molte organizzazioni non governative e associazioni non cristiane prendono il nome da Madre Teresa per ispirare il loro impegno verso i poveri”.

Mumbai (AsiaNews) – Due statue della Vergine Maria distrutte e fatte a pezzi; una statua di santa Madre Teresa di Calcutta sfregiata: è quanto è successo nella parrocchia del Sacro Cuore a Morapai (diocesi di Baruipur) lo scorso 28 novembre. A due settimane dall’incidente, i fedeli sono stupiti che non vi sia ancora alcun arresto dei colpevoli.

Le statue erano piazzate all’interno di due edicole, situate lungo la strada, sul terreno della parrocchia.

Ad AsiaNews mons. Shyamal Bose, il vescovo, spiega: “Due delle statue sono state tolte dalla cripta che le conteneva e poiché erano di gesso, sono state ridotte a pezzi. L’altra statua, quella di Madre Teresa era in cemento e i vandali non hanno potuto distruggerla, ma l’hanno danneggiata e sfregiata”.

“Il giorno dopo l’incidente – continua – sono andato a visitare la comunità e tutti erano presenti per esprimere il loro dispiacere e mostrare solidarietà. Ho chiesto alla nostra gente di mantenere la calma e la pace” (foto 2).

Le autorità locali hanno promesso di arrestare i colpevoli e di sostituire le statue a loro spese. Un parlamentare locale, Gisasuddin Molla, ha promesso di istallare potenti fari notturni attorno alla chiesa.

“Questo vandalismo è stupefacente”, spiega il vescovo. “In molte case, gente di fedi diverse hanno piazzato statue di Madre Teresa; qui molte organizzazioni non governative e associazioni non cristiane prendono il nome da Madre Teresa, come ispirazione per il loro impegno nel servire i poveri, distribuendo cibo e vestiti, facendo carità. Vi sono perfino persone che festeggiano il loro compleanno, o anniversario di matrimonio, offrendo un pasto ai poveri nel nome di Madre Teresa”.

“Nella mia diocesi, le Missionarie della Carità hanno quattro conventi ed esse sono amate e rispettate. Servono i più poveri dei poveri, gli emarginati, i senzatetto nelle aree più remote della diocesi. Li visitano, danno loro cibo, vestiti, ecc.

“Gente di tutte le confessioni religiose riceve amore e aiuto da parte loro; dopo qualche disastro naturale, le suore distribuiscono cibo cotto, pacchi dono, strumenti per l’igiene e la casa… Per questo l’attacco rivolto a quelle statue è davvero stupefacente. Siamo però stupiti che dopo due settimane non si sia giunti a nessun arresto”.

P. Kanauj Roy, vicario generale della diocesi, ricorda che “poliziotti da quattro diverse stazioni di polizia sono venuti a visitare il luogo dell’incidente (foto 4). Anche il ministro delle minoranze è venuto in visita. Tutte le statue sono state sostituite dal governo”.

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