15/07/2020, 12.36
BANGLADESH
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​Il commiato dei cattolici di Chittagong dal vescovo Mosè M Costa

di Sumon Corraya

Grande partecipazione ai funerali. Con il suo lavoro tra i cattolici è cresciuta l’appartenenza alla Chiesa locale. Leader dei giovani: "Ha chiamato i giovani sale e luce del mondo. È quello che sento ancora e sento personalmente la sua chiamata. Sto cercando di seguire i suoi consigli nella mia vita”.

Chittagong (AsiaNews) – Preghiere, fiori e lacrime dei cattolici di Chittagong per il loro vescovo Mosè M Costa, morto ieri per malattia. Oggi viene sepolto nella cattedrale accanto alla tomba dell'ex vescovo locale Joachim Rozario, CSC.

Oggi migliaia di persone hanno onorato il corpo di mons. Mosè M Costa. Alcuni di loro hanno espresso il loro pensiero dopo il congedo del vescovo di 70 anni che serve due diocesi. Il coordinatore del Desk for Migrants and Itinerant People della diocesi di Chittagong, Probal Deo, dice ad AsiaNews: “Prima del 2011, i fedeli della nostra diocesi non erano molto attivi nella vita della chiesa. Dopo essere diventato vescovo di questa diocesi, mons. Mosè ha creato 13 distretti nella diocesi e ne ha dato la responsabilità ai membri del distretto, attirando così fedeli alla Chiesa”.

“Ora le persone partecipano attivamente a tutte le attività della chiesa e sanno tutto delle attività. Tra i cattolici è cresciuta l’appartenenza alla Chiesa locale”, ha spiegato Probal Deo, che è stato per due volte segretario del consiglio parrocchiale della cattedrale. Ha aggiunto che l'arcivescovo Moses aveva una eccezionale leadership che coinvolgeva i fedeli nell'attività della Chiesa. "Quando l'arcivescovo Moses ha elaborato un nuovo piano di lavoro, l’ha condiviso con noi e ha chiesto la cooperazione per attuarlo. Abbiamo risposto sinceramente ed è così che tutti abbiamo lavorato in squadra nella diocesi", ha detto Probal Deo ha detto, un tribale garo, riferendo che a Chittagong il 50% dei fedeli sono tribali.

Suor Violet Rodrigues, ispettrice nel Bangladesh delle Holy Cross Sister dice ad AsiaNews che, secondo quanto ha visto, mons. Moses era un buon pastore. "Era una persona con profondità di pensiero e una grande spiritualità”.

Hubert Sony Ratna, leader dei giovani della diocesi di Khulna ha dichiarato di essere stato motivato a diventare un buon cattolico da un'omelia dell'arcivescovo Moses Costa. "Nel 2002, ho partecipato alla giornata nazionale della gioventù nella diocesi di Chittagong e quella volta l'arcivescovo ha pronunciato un'omelia su “Sale e luce” nella Bibbia. Ha chiamato i giovani sale e luce del mondo. È quello che sento ancora e sento personalmente la sua chiamata. Sto cercando di seguire i suoi consigli nella mia vita”.

Nirmol Rozario, presidente dell'Associazione cristiana del Bangladesh, un gruppo per i diritti dei cristiani, ha riferito di aver parlato più volte con l'arcivescovo Moses Costa e di ritenere che l'arcivescovo fosse un leader spirituale lungimirante. “Era un uomo coraggioso. Ha lavorato con persone di Dinajpur e Chittagong - che vivono lontano - per il loro miglioramento. La sua morte è una grande perdita per la nostra Chiesa cattolica in Bangladesh”.

Obaidul Quader, segretario generale della Lega Awami del Bangladesh e attuale ministro dei Trasporti stradali e dei ponti, in un comunicato stampa ha espresso profondo cordoglio per la morte dell'arcivescovo Moses Costa. Ha detto: “L'arcivescovo Moses Costa era una persona non comune e lavorava con tutte le persone di fede. Era una persona rispettata da ogni fede. Preghiamo per la pace eterna della sua anima”.

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