28/11/2020, 08.19
SRI LANKA
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‘E’ il caos: il governo non ha protetto il Paese da una seconda ondata di Covid-19’

di Melani Manel Perera

Le decisioni del governo sono contraddittorie. Da un giorno all’altro si aprono e si chiudono scuole, distretti, villaggi. Finora la pandemia ha fatto 22mila infetti e 99 vittime. Ma vi sono 74mila persone in quarantena.

Colombo (AsiaNews) - “Siamo di fronte al caos: il governo non ci protegge da una seconda ondata di Covid-19”: è l’amara considerazione di un rappresentante governativo – che ha chiesto l’anonimato – di fronte al diffondersi della pandemia nel Paese. “Nello Sri Lanka – aggiunge l’anonimo rappresentante – stiamo soffrendo a causa dei grossi errori del governo, della sua negligenza”.

L’amarezza è prodotta dalle scelte contraddittorie e immediate che il governo sembra prendere aprendo e chiudendo da un giorno all’altro nuove zone di lockdown.

Secondo le informazioni del governo, fino a ieri sera vi erano 22mila infetti e il numero totale dei morti ha raggiunto la cifra di 99 vittime. Un fatto penoso - fatto notare dal portavoce delle forze di polizia, Ajith Rohan (v. foto) - è che al presente vi sono almeno 74mila persone in quarantena, pari a circa 28mila famiglie immobilizzate a casa.

Gli alti e bassi delle decisioni governative sono visibili soprattutto con le scuole.  Dopo un lockdown totale, si è dato il permesso di riaprire tutte le scuole, eccetto quelle nella provincia occidentale, dove si trova la capitale. Dal 23 novembre, si poteva ritornare a scuola. Ma oggi, avendo scoperto alcuni casi anche nella provincia orientale, è stato dato l’ordine che tutte le scuole siano chiuse.

Da ieri, l’area di Kalmunai (65 scuole) e quella di Akkaraipattu (72 scuole) sono chiuse per un periodo di almeno sette giorni.

La governatrice Anuradha Yahampath ha giustificato la decisione dicendo che facendo dei test si sono scoperti focolai con 20 persone infette a Akkaraipattu e  Saindamarudu, nella provincia orientale.

Da ieri fino al 4 dicembre sono chiuse 45 scuole anche nel distretto di Kandy. Nel distretto vi sono villaggi interi messi in lockdown dal 25 novembre.

Intanto il ministro dell’educazione, G.L. Peiris, ha confermato in parlamento che tutte le scuole della provincia occidentale rimarranno chiuse a tempo indefinito.

L’anonima fonte commenta: “Non ci resta che proteggerci, nutrirci e rimanere distanti l’uno dall’altro. Ma questo percorso è troppo lungo per un essere umano”.

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