19/02/2009, 00.00
VIETNAM-VATICANO
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“Basi per ulteriori progressi” i colloqui tra Vaticano e Hanoi

di JB. Vu
E’ il giudizio espresso da mons. Pietro Parolin. Il pieno rispetto per la libertà religiosa appare essere ancora centrale nei rapporti tra la Santa Sede e il governo vietnamita. Che, secondo alcuni, manda avanti gli incontri solo per mostrare alla comunità internazionale una facciata di rispetto dei diritti umani.
Hanoi (AsiaNews) – Hanno posto “le basi per ulteriori progressi” i colloqui che la delegazione vaticana ha avuto a Hanoi con il governo per lo stabilimento di rapporti diplomatici, anche se è impossibile ipotizzarne una data. Lo ha dichiarato oggi mons. Pietro Parolin, sottosegretario vaticano per i rapporti con gli Stati, che guida la delegazione della Santa Sede, che ha poi fatto riferimento alle “spiegazioni date dalla delegazione vietnamita sulla politica per la libertà di vita religiosa in Vietnam” e ha espresso l’auspicio che “le irrisolte questioni che rimangono potranno essere risolte con buona volontà attraverso un dialogo sincero”.
 
Il rispetto della libertà religiosa in Vietnam appare dunque essere il vero nodo dei rapporti con il Vaticano, che pure segnano l’attuale 16ma visita ufficiale, dal 1990, di rappresentanti della Santa Sede a Hanoi.
 
Lo ha confermato, indirettamente, il viceministro vietnamita degli esteri, Nguyen Quoc Cuong, quando, riferendosi ai rapporti diplomatici, ha parlato di “coerente politica vietnamita sulla libertà di credere”, esprimendo poi l’auspicio di un “attivo contributo della Santa Sede alla vita della comunità cattolica” in Vietnam, il “rafforzamento della solidarietà tra religioni e l’intera popolazione” e di “concreti contributi alla costruzione nazionale”.
 
Fedeli di Hanoi e di Thai Binh hanno espresso “gioia se le discussioni per le relazioni diplomatiche hanno successo. Ciò mostra che ci capiamo e abbiamo maggiore solidarietà l’uno per l’altro”. “Per avere rapporti diplomatici bisogna avere ascolto, rispetto, accordo e fiducia reciproci. Così serve l’unità della Chiesa locale, con l’unità possiamo avere pace, giustizia e accettazione l’uno dell’altro. Avremo cooperazione e sviluppo se abbiamo fiducia l’uno per l’altro”.
 
C’è però chi non mostra speranze. “Se vi aspettate di vedere progressi sui rapporti diplomatici – ha detto padre Joseph Nguyen a VietCatholic News  - resterete proprio delusi”. “Per ora – ha aggiunto – nella visione dei funzionari vietnamiti non c’è nulla riguardo alle relazioni diplomatiche con il Vaticano. Essi semplicemente prendono questi incontri come una opportunità per dare alla comunità internazionale l’illusione che vogliono migliorare la situazione della libertà religiosa”.
 
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