15/04/2010, 00.00
KIRGHIZISTAN
Invia ad un amico

“L’ex presidente Bakiyev sarà processato”. Ma lui fugge in Kazakistan

La Otunbayeva, leader del governo provvisorio, riceve sostegno da Russia e Usa e lancia la sfida a Bakiyev. Il presidente deposto contestato dalla popolazione anche nel suo feudo. Ultima notizia: è fuggito in Kazakistan.

Bishkek (AsiaNews/Agenzie) – Roza Otunbayeva, leader del governo provvisorio, ha rifiutato ieri qualsiasi concessione al presidente Kurmanbek Bakiyev e ha detto che “ha ecceduto i limiti della sua immunità facendo scorrere il sangue” durante le proteste della scorsa settimana e gli scontri con la polizia che hanno causato 84 morti.

La posizione di Bakiyev, che ostenta sicurezza, si è aggravata dopo che Stati Uniti e Russia hanno manifestato sostegno al governo interinale, che controlla il nord del Paese e che ha subito chiarito che intende mantenere la precedente politica internazionale. Questo significa, fra l’altro, il mantenimento della base aerea Usa a Manas, unica che gli Stati Uniti hanno nell’Asia Centrale, fondamentale per l’intervento militare in Afganistan, ma anche in posizione strategica verso Russia, Kazakistan e Cina.

La Otunbayeva ha manifestato la dura posizione dopo l’incontro con l’inviato speciale Usa Robert Blake, che si è detto “ottimista” sulle iniziative del neogoverno e ha annunciato maggiori aiuti economici Usa. Nei giorni scorsi Alexei Kudrin, ministro russo alle Finanze, ha annunciato aiuti umanitari con finanziamenti a basso interesse per decine di milioni di euro.

Bakiyev, dopo avere per più giorni detto di non volersi dimettere, ieri aveva offerto le dimissioni in cambio dell’immunità per lui, la famiglia e altri sostenitori per andare all’estero.

Oggi Bakiyev è stato contestato anche nella sua roccaforte di Osh, seconda maggior città del Paese, quando una folla inferocita gli ha impedito di tenere un comizio nella piazza davanti al Teatro drammatico nazionale della città. Il presidente deposto si è presentato circondato da guardie armate e centinaia di sostenitori, ma il gruppo antagonista ha iniziato a lanciare sassi, mentre la polizia non è intervenuta. Le sue guardie del corpo hanno sparato in aria, scatenando il panico, anche per il ricordo dei morti della scorsa settimana. Bakiyev si è poi subito allontanato dalla zona, forse per rifugiarsi nel villaggio nativo di Tevit nello Jalalabad, 120 chilometri da Osh.

Edil Baisalov, capo del governo provvisorio, ha commentato che Bakiyev “ora è presidente solo del suo villaggio nativo, e per essere più precisi solo dei 3 isolati dove vivono i suoi parenti”.

I suoi sostenitori sono ancora numerosi nel meridione e lo incitano a non cedere. Ma notizie dell'ultima ora dicono che Bakiyev ha deciso di fuggire e di rifugiarsi nel vicino Kazakistan. Intanto il governo provvisorio è chiamato a dimostrare di saper mantenere la calma e ad affrontare la grave povertà diffusa nel Paese, che ha portato alla sollevazione della piazza, anche per le accuse di corruzione verso parenti e stretti collaboratori del presidente.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Gli interessi di Russia e Cina e il destino del neo-governo kirghiso
21/04/2010
Per il Kirghizistan non va bene “la democrazia di stile occidentale”
24/03/2010
Il Kirghizistan dice no alla base aerea Usa
04/02/2009
Scompare il figlio di Bakiyev, accusato di abuso di potere e corruzione
19/04/2010
Bishkek, al via il primo governo parlamentare del Paese e dell’Asia centrale
21/12/2010


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”