Sono tre i casi ancora depositati in tribunale dopo la tragedia in cui morirono oltre 1.000 lavoratori e lavoratrici del settore tessile. A inizio anno la Corte suprema è intervenuta ordinando la chiusura del processo giudiziario entro luglio. Le vittime raccontano di essere state abbandonate a loro stesse, mentre solo Sohel Rana, proprietario dell'immobile, si trova in carcere.
Visita lampo di rientro dal Pakistan nell’isola per il leader iraniano. Al centro della giornata la firma di cinque memorandum di intesa (MoU) e l’inaugurazione di una centrale idroelettrica. Analisti sottolineano il tentativo della Repubblica islamica di rafforzare i rapporti con l’Asia del sud in una fase di tensioni in Medio oriente, con pesanti ripercussioni sul commercio internazionale.
A Kaliningrad il governatore locale parla della necessaria “interpretazione russa del kantismo”, tra sagre gastromiche e bot che rispondono alle domande del pubblico rifacendosi agli scirtti del filosofo. Mentre il più importante filosofo russo neokantiano Viktor Vakštein è degradato ad "agente straniero" e costretto ad emigragre in Israele.
Secondo uno studio di Save the Children sono 250mila quelli che non frequentano la scuola. Il 99% delle famiglie rimpatriate affronta una situazione di crisi alimentare, il 40% ha dovuto chiedere denaro in prestito, una su sei vive nelle tende. Molti sono nati oltre-confine e l’Afghanistan “non è il luogo che chiamano casa”.
Il primo ministro Sretta Thavisin ha rinunciato alla visita, ma ha annunciato la creazione di un comitato ad hoc per gestire la situazione. Nel fine settimana, infatti, si sono verificati ulteriori combattimenti lungo la frontiera tra Myanmar e Thailandia e migliaia di rifugiati continuano a spostarsi da una parte all'altra del confine. Per evitare una nuova umiliazione l'esercito birmano ha intensificato i bombardamenti.
Gli ostaggi nelle mani di Hamas, ma anche i civili ridotti alla fame nella Striscia e le vittime delle violenze dei coloni, nella preghiera pubblicata in Israele dal rabbino Arik Ascherman - del movimento "Torah di giustizia" - nella sera in cui gli ebrei celebrano attraveso il rito del seder la liberazione dall'Egitto. "È fin troppo facile diventare oppressi e oppressori allo stesso tempo. Resta con noi, affinché le nostre paure non si ergano a nostri maestri".