Tra i delegati riunitisi nei giorni scorsi all'appuntamento che ratifica le scelte politiche di Xi Jinping anche una delegazione di 11 rappresentanti degli organismi "ufficiali" cattolici. Presente anche mons. Yang Yongqiang, uno dei due vescovi che hanno partecipato al Sinodo in Vaticano. Mons. Shen Bin ai giornalisti: nuovi traguardi “nell'autocontrollo, nell'autogestione e nell'autocostruzione” della comunità cattolica in Cina.
Un libro pubblicato in Italia ripercorre la storia del vescovo missionario di Zhengzhou, l'ultimo predecessore di uno dei tre vescovi da poco ordinati nella Repubblica popolare cinese. Un esempio straordinario di coraggio e fedeltà al Vangelo nelle carceri comuniste che Paolo VI lodò per l'amore che mantenne sempre vivo anche nell'esilio per il gregge che gli era stato affidato.
Il messaggio dell'amministratore apostolico di Harbin ai fedeli per il cammino verso la Pasqua. "Seguendo l'invito di papa Francesco, prepariamoci al Giubileo del 2025 aiutando la nostra Chiesa cinese a trasformare l'esteriorità del canto in una preghiera profonda, capace di abbandonarsi pienamente e completamente a Dio".
Le tre recenti nomine dei vescovi indicano la volontà di non rompere. Ma l’Accordo con il Vaticano non viene mai nemmeno menzionato dalla Repubblica popolare cinese. Mentre è appena entrato in vigore un “piano quinquennale” per i cattolici che cita Xi Jinping anziché il papa e invoca un “fondamento teologico” a una sinicizzazione che nei fatti resta solo un adeguamento alla politica del Partito.
Mons. Pietro Wu Yishun, 59 anni, approvato da papa Francesco per la prefettura apostolica di Shaowu, dove non c'era più stato un vescovo dall'espulsione negli anni Cinquanta del Salvatoriano mons. König. Il rito - che chiude il trittico di cerimonie preannunciate per questi giorni - è stato presieduto del vescovo di Pechino mons. Li Shan.
Dopo quella di Zhengzhou, una nuova cerimonia oggi nello Shandong. Mons. Antonio Sun Wenjun ha 53 anni e si insedia nell’ex prefettura apostolica di Yiduxian, vacante dal 2008. Elevandola a diocesi di Weifang papa Francesco ha accettato il ridisegno dei confini deciso autonomamente da Pechino.
Mons. Wang Yuesheng, 57 anni, presidente dell'Associazione patriottica in questa provincia, era già da tempo l'amministratore designato dal Partito in una diocesi priva di un vescovo da quando nel 1953 i comunisti esiliarono il missionario saveriano italiano Faustino Tissot. Il rito è stato presieduto dal vescovo di Shanghai Shen Bin.
Prelevato dalle forze di sicurezza ieri sera, invitandolo a portare con sé "abiti per ogni stagione". Ordinato vescovo coadiutore con il mandato papale nel 2011, non riconosciuto dalle autorità per il suo rifiuto di aderire all'Assocazione Patriottica, dalla morte del suo predecessore nel 2016 gli è impedito di svolgere il suo ministero in una delle comunità cattoliche storicamente più significative in Cina. I fedeli ad AsiaNews: "Preghiamo affinché sia liberato presto".
L'annuncio sul settimanale della diocesi: a giugno esperti da tutto il mondo riuniti per riflettere sulla Chiesa in Cina a 100 anni dall'evento voluto da Pio XI e dall'allora delegato apostolico mons. Celso Costantini. Pietra miliare nello sviluppo dell'evangelizzazione del popolo cinese.
L'auspicio al termine del viaggio a Hong Kong del vescovo di Pechino. La delegazione proveniente dalla Cina continentale ha visitato anche il seminario e l'Holy Spirit Centre e partecipato a un convegno teologico sul Sinodo. Il ringraziamento di mons. Li Shan: "Abbiamo imparato molto. Avanti con l'opera di evangelizzazione. La sinizzazione come strada".
In dono al card. Chow un'immagine di Matteo Ricci. Si tratterrà cinque giorni, come aveva fatto il neo-porporato ad aprile nella capitale cinese. Tra gli incontri anche la visita al Seminario. L'auspicio espresso dal vescovo di Hong Kong di una comprensione più profonda e legami umani più stretti tra le due diocesi.
L'arcivescovo di Pechino atteso tra pochi giorni per la visita che ricambia quella compiuta da Chow nella capitale cinese in aprile. Le parole alla diocesi del nuovo cardinale rientrato da Roma dopo il Concistoro e la partecipazione al Sinodo: "Anche a Hong Kong siamo divisi: facciamo qualche passo per raggiungere quanti sono lontani da noi, sia nel mondo fisico sia in quello digitale”.
In una lunga intervista alla rivista diocesana il vescovo di Shanghai – al centro del “caso” sanato da papa Francesco a luglio – si racconta e traccia le linee programmatiche del suo ministero. Grande enfasi sul rinnovamento e la missione in una città moderna e vivace. La sinizzazione come “linea rossa”. “Agli amici all’estero dico: venite a vedere che cos’è la Chiesa in Cina”.
Riconosciuti al Caritas Insitute of Higher Education i requisiti per diventare un ateneo privato. Ormai per la nascita dell'Università San Francesco manca solo la ratifica politica dell'esecutivo di Hong Kong. Un progetto fortemente voluto dal neo-cardinale Stephen Chow. Che commentando sul settimanale diocesano le parole di papa Francesco alla Cina dice: "Dobbiamo essere pazienti, sinceri e coerenti e mantenere la nostra speranza nell'amore indefettibile di Dio".
Si tratta di mons. Yang Yongqiang di Zhouchun e di mons. Yao Shun di Jining. La loro presenza annunciata in un nuovo elenco dei membri, diffuso alla vigilia dell’apertura dei lavori. Scelti dalla Chiesa locale d’intesa con le autorità e nominati da papa Francesco.
Fondate nel 1923 nel giorno in cui si ricordano le stimmate di san Francesco, furono la prima congregazione religiosa femminile dello Shaanxi e hanno tenuto vivo il loro carisma nonostante le tante prove vissute nel XX secolo. Oggi sono oltre 240 in diverse province cinesi. L'augurio del vescovo Dang Mingyan: "Portate avanti la missione ripartendo dal Cuore di Gesù".
L'arcivescovo di Bologna in partenza per la missione affidatagli da papa Francesco. Se come ventilato da fonti giornalistiche incontrerà il premier Li Qiang sarà il primo incontro di un esponente della gerarchia cattolica con un capo di governo della Repubblica popolare. Intanto quattro presuli cinesi si trovano in Europa: a Lovanio hanno incontrato la Fondazione Verbiest per far ripartire con il benestare del governo gli scambi per la formazione di sacerdoti e laici cinesi.
P. Yang Xiamonig - giovane sacerdote della diocesi di Wenzhou nello Zhejiang ordinato nel 2020 - è stato condannato a una sanzione amministrativa dal tribunale e impedito a svolgere il ministero per la sua scelta di coscienza. Le autorità governative pretendono di decidere chi è un vero sacerdote e chi non lo è in aperta violazione alla libertà religiosa.
P. Gianni Criveller, missionario del Pime e sinologo, commenta le parole indirizzate dal papa ieri al popolo cinese dalla Mongolia, con accanto il card. Tong e il prossimo porporato Chow. "Tra essere buoni cristiani e buoni cittadini non c'è contraddizione quando c'è libertà. Ora spetta a Pechino far seguire passi concreti su questioni come la forma permanente di dialogo sollecitata dal card. Parolin o la missione di pace del card. Zuppi".
Nel Guangxi trattenuto per 15 giorni in “fermo amministrativo” il pastore Park Guangzhe. A Wenzhou riprende la campagna di rimozione delle croci dalle chiese, tolte anche le targhe con riferimenti a Gesù. Dal primo settembre in vigore una nuova legge che impone nuove restrizioni e controlli sull’attività religiosa e i legami con l’estero.
Alle giornate è presenti circa 50 giovani provenienti dalla Cina Continentale. La testimonianza “dell’attenzione” della Chiesa per il Paese e i suoi fedeli, oltre le difficoltà. Ieri il papa ha ricevuto un gruppo di giovani turchi provenienti dalle zone colpite dal terremoto di febbraio. L’incontro con il mondo della carità e del volontariato, in cui esalta un amore “concreto, che si sporca le mani”.
Le notizie di oggi: per il neo-cardinale un ufficio di collegamento è “questione fra governi”, ma conferma il ruolo di “ponte” di Hong Kong fra Cina e Vaticano. India e Bhutan registrano un aumento significativo di tigri selvatiche. Negli Emirati Arabi Uniti saranno possibili “riunioni pacifiche” di ambientalisti per la Cop28. Crisi nella fornitura di zampe di rana in Indonesia e Vietnam, una “prelibatezza” per molti Paesi. Mosca accelera nella direzione “dell’internet sovrano”.
Secondo fonti della Santa Sede citate dall’agenzia Reuters entro fine mese il presidente Vo Van Thuong a Roma per la firma dell’intesa. L'"ufficio stabile di collegamento" è lo stesso punto chiesto nell’intervista di sabato dal card. Parolin a Pechino. Intanto sui siti cattolici cinesi nessuna notizia sul riconoscimento di papa Francesco dI Shen Bin come vescovo di Shanghai.
P. Criveller, missionario del Pime e sinologo: nella nomina di Shen Bin a vescovo di Shanghai il papa ha a cuore il bene del popolo di Dio e noi con lui. Ma dall'intervista del card. Parolin emerge chiaro il disappunto della Santa Sede per la situazione venutasi a creare. Ed è difficile immaginare che le autorità cinesi che tanto insistono su una politica all'insegna della nazionalizzazione delle religioni interrompano i gesti unilaterali.
Francesco ha deciso di sanare “per il bene della diocesi” l’irregolarità creata con il trasferimento di mons. Shen Bin. Dal card. Parolin le ragioni del gesto e le richieste per proseguire nel dialogo: basta trasferimenti decisi da Pechino autonomamente, canali di comunicazione regolari tra i vescovi e il papa, rispetto per le comunità clandestine. L’auspicio dell’apertura di un ufficio stabile della Santa Sede in Cina.
Interpellato sulla sua nomina annunciata da papa Francesco il vescovo ha detto di continuare di sperare che nella metropoli "ci sia più riconciliazione e più speranze per i giovani, specialmente quelli che sono stati in carcere". Grande gioia anche nelle comunità cattoliche della Cina continentale. P. Criveller, missionario del Pime e sinologo: "Segno importante di vicinanza alle sofferenze create nella metropoli dalla Legge sulla sicurezza nazionale". Con Zen e John Tong ben tre cardinali a Hong Kong.
Fra gli asiatici nel concistoro del 30 settembre, alla vigilia del Sinodo, il vescovo di Penang mons. Sebastian Francis. Il “dolore” del pontefice per le nuove violenze in Terra Santa, l’auspicio per la ripresa di un “dialogo diretto”. All’Angelus Francesco ricorda le “cose” che Dio ha “nascosto” ai sapienti e rivelato ai “più piccoli” che le sanno “accogliere”.
Reso noto oggi l'elenco dei partecipanti alla XVI Assemblea generale ordinaria che si terrà a Roma in ottobre. Momoko Nishimura, consacrata della diocesi di Yokohama, tra i nove delegati che guideranno i lavori. Tra i membri nominati da papa Francesco il vescovo di Hong Kong Stephen Chow, ma - a differenza di quanto avvenuto nel 2018 - non ci saranno presuli dalle comunità "ufficiali" di Pechino.
P. Gianni Criveller ricorda l'accademico cinese scomparso a Pechino. "Figlio di militanti che avevano fatto con Mao la Lunga marcia, era orgoglioso degli studi compiuti all'Università Cattolica di Milano. Collaborò alla Causa di beatificazione di Matteo Ricci. Uomo simbolo di una stagione di grande apertura della Cina verso le fedi, oggi drasticamente ridimensionata".
Sacerdote delle Missions Etrangères de Paris scomparso in Francia a 91 anni. Pioniere nel riallacciare i contatti con le comunità sopravvissute alla Rivoluzione culturale, nel 1986 aveva pubblicato una "Guida alla Chiesa cattolica in Cina" che è stato un punto di riferimento fondamentale. Scriveva: "La fede dei cristiani cinesi è quella dei loro antenati. Se qualcuno li considera ancora stranieri è perché appartengono a un Regno che non è di questo mondo".