Secondo uno studio di Save the Children sono 250mila quelli che non frequentano la scuola. Il 99% delle famiglie rimpatriate affronta una situazione di crisi alimentare, il 40% ha dovuto chiedere denaro in prestito, una su sei vive nelle tende. Molti sono nati oltre-confine e l’Afghanistan “non è il luogo che chiamano casa”.
La vittima è il caldeo Hanna Saka, spirato mentre stava rientrando a Baghdad dopo il provvedimento di espulsione svedese. Il malore fatale a bordo del mezzo, ma già prima dell’imbarco erano emersi problemi. Per il fratello il peggioramento è coinciso con il rifiuto della domanda di asilo. I cristiani iracheni e la migrazione, un tema sempre di attualità.
Il 20 febbraio il patriarca caldeo ha partecipato al terzo forum del governo saudita sui media come “ponti” di pace, il Kaiciid partner dell’evento. Il rapporto fra cristiani e musulmani, in una nazione in “evoluzione”. Il richiamo a una forma di “sinodalità” anche per l’islam. La “saggia” posizione di Riyadh nella guerra in Terra Santa. E alla Santa Sede: “Dobbiamo dialogare, discutere” coi sauditi.
Nell’ultimo decennio oltre 110mila thailandesi sono partiti verso Svezia e Finlandia, attratti dalla promessa di salari elevati e buone condizioni di lavoro per trovarsi spesso invece sfruttati e intrappolati dal debito con gli intermediari. Una piaga su cui il governo di Bangkok non interviene per non perdere opportunità di lavoro e turisti europei.
A 30 anni dall’indipendenza Dušanbe non ha saputo ancora creare meccanismi di difesa per i propri concittadini all’estero. Dall’inizio della guerra in Ucraina è aumentata la “pressione” sui migranti tagichi nella Federazione russa. La richiesta di una “amnistia migratoria” per scongiurare espulsioni come quelle di Anis, finito in una retata della polizia a Mosca.
Le notizie di oggi: Pechino ha avviato uno studio demografico su 1,4 milioni di persone per incentivare le nascite. Scaduto il termine di rimpatrio, Islamabad ha iniziato ad arrestare gli afghani irregolari sul territorio. Pyongyang pronta a chiudere il 25% delle ambasciate nel mondo. Vietnamita condannato a tre anni e mezzo per video critici del governo sui social. I mondiali di calcio 2034 in Arabia Saudita. Gandhi accusa il governo Modi di spiare i telefoni degli oppositori. In Russia nuovi episodi di intolleranza verso la comunità ebraica.
Più della metà dei 220 ostaggi trattenuti a Gaza ha passaporti stranieri di 25 nazioni diverse. E almeno un quarto del totale sono migranti: fra questi 54 thailandesi, cinque nepalesi, un cinese, uno dello Sri Lanka e due delle Filippine. Bangkok ha inviato un team di negoziatori per mediare la liberazione. I timori dei migranti, in fuga da Israele.
A ribadirlo è stato il 14° incontro di Unio Indonesia, l’organizzazione cattolica che raduna oltre duemila sacerdoti e vescovi indonesiani. L’ incontro è stato anche l’occasione di ufficializzare la scelta di padre Maxi Un Bri come nuova guida dell’associazione fino al 2026.
Secondo le stime del governo filippino nel 2023 i propri lavoratori all'estero torneranno a raggiungere quota 2 milioni. La Chiesa ricorda i loro sacrifici e ipotizza la creazione di una prelatura personale per la loro cura pastorale nel mondo. Insieme a loro - nella stessa Giornata - l'attenzione anche ai marittimi, la cui opera per lunghi periodi in mare aperto è spesso dimenticata da tutti.
Dopo l'incontro con gli ultimi nella casa delle suore di Madre Teresa il discorso ai Rencontres Méditerranéennes. "Dire solo 'basta' alle migrazioni vuol dire chiudere gli occhi sul futuro: l'integrazione è faticosa, ma prepara il futuro". L'invito alle Chiese delle diverse sponde del Mediterraneo: valutate l'opportunità di una Conferenza episcopale comune.
A conclusione della preghiera mariana il pontefice ha ricordato la partecipazione a “Rencontres Méditerranéennes”. Una “bella iniziativa” per “promuovere percorsi di pace”. L’invito a pregare per il popolo ucraino e ogni terra “insanguinata” dalla guerra. Nel Vangelo il tema del “perdono”, che è la via per disinnescare la rabbia e guarire tante malattie del cuore che contaminano la società”.
L’ong è stata fondata nel 1996 da un attivista americano e dalla moglie. Nel nord inviano cibo, medicine e generi di prima necessità per le fasce più povere. E attraverso una “rotta sotterranea” conducono gli esuli al sicuro in nazioni dell’area. Uno spirito cristiano che attira come volontari anche persone che non credono.
I libanesi allarmati dal flusso di famiglie e giovani che cercano di attraversare illegalmente il confine versando 100 dollari nelle casse dei contrabbandieri. In una sola settimana, a fine agosto, l’esercito ha respinto oltre 1500 persone, ma i confini sono troppo vasti per un controllo capillare. L’allarme del deputato di opposizione Melhem Khalaf: “Vogliono soffocare il Libano”.
Secondo dati forniti dal Messico in un anno sono raddoppiati i migranti che dall'Asia Centrale cercano di entrare clandestinamente negli Stati Uniti. Molti sono lavoratori che hanno passaporto russo e fuggono per non essere arruolati e finire al fronte in Ucraina.
Uno studio intitolato “Migranti e terremoto” evidenzia le criticità di una fetta consistente della popolazione colpita dal sisma ma ai margini della catena di aiuti. Ancora oggi vi è profonda incertezza sul numero reale dei morti. Ankara vuole rimpatriarne almeno un milione su 3,5 milioni. L’abbandono scolastico fra i bambini finirà per alimentare il lavoro minorile.
La primo ministro Sheikh Hasina ha inaugurato virtualmente il programma che estende il sistema previdenziale a tutta la popolazione, finora riservato solo ai dipendenti pubblici. Tutti i cittadini tra i 18 e i 50 anni potranno aderire a uno tra quattro diversi piani pensionistici. Gli emigrati all'estero pagheranno la quota in valuta estera ma riceveranno la pensione in taka una volta compiuti i 65 anni.
Originari del sud dell’India 200 anni fa sono emigrati nell’allora Ceylon. Una camminata di 15 giorni per rilanciare la loro battaglia per la dignità e contro lo sfruttamento. Cattolici, protestanti e buddisti hanno aderito all’iniziativa. Suor Deepa Fernando ad AsiaNews: “vergognoso” l’atteggiamento delle autorità e del governo, essi sono “la spina dorsale” dell’economia.
A conclusione della preghiera mariana il pontefice si è rivolto ai gruppi di giovani presenti in piazza san Pietro, che hanno partecipato alla recente Gmg di Lisbona. La condanna dell’ennesima tragedia dei migranti nel mar Mediterraneo, il monito per la pace in Camerun come nella “martoriata Ucraina”. Nell’episodio del Vangelo la presenza di Gesù che “salva”.
Per l’arcivescovo di Damasco in passato il nucleo familiare era “unito e affiatato”. E vi era “abbondanza di vocazioni”. Oggi, invece, è “raro” trovare una “famiglia intera: il padre è esiliato, la madre malata o depressa, i figli all’estero”. Dai 120 seminaristi del 2019 oggi se ne contano solo 37. La preghiera al “Santuario dei martiri”, il “muro del pianto” dei cristiani della capitale.
Invecchiamento e drastica diminuzione degli impieghi, con introiti minimi, rappresentano un grave ostacolo alla sopravvivenza della "prima generazione" che dalla metà degli anni Ottanta costruì le grandi metropoli. Un rapporto evidenzia la mancanza di assistenza sociale e situazioni di abbandono. Pechino censura le denunce e oscura le critiche sui social.
Un rapporto di ong internazionali mostra le criticità di quanti lasciano la Repubblica islamica, soprattutto convertiti, per sfuggire alle persecuzioni. Abusi dei datori di lavoro, prezzi elevati negli affitti, mancata istruzione dei figli fra le criticità. Il grave rallentamento nel sistema di ricollocamento in Paesi terzi (Stati Uniti, Canada, Australia).
Fra gli asiatici nel concistoro del 30 settembre, alla vigilia del Sinodo, il vescovo di Penang mons. Sebastian Francis. Il “dolore” del pontefice per le nuove violenze in Terra Santa, l’auspicio per la ripresa di un “dialogo diretto”. All’Angelus Francesco ricorda le “cose” che Dio ha “nascosto” ai sapienti e rivelato ai “più piccoli” che le sanno “accogliere”.
Il primo ministro Shehbaz Sharif ha annunciato il lutto nazionale per la giornata di oggi dopo che in base alle prime stime si pensa che quasi la metà delle persone a bordo della nave affondata nel mar Mediterraneo fossero pakistani. Un passeur ha raccontato di aver imbarcato sul peschereccio sovraffollato anche il figlio. I parenti delle vittime hanno invece riferito di aver pagato quasi 8mila euro per il viaggio e di aver poi perso i contatti.
All’Angelus Francesco ricorda come il mare “era calmo”, non avrebbe ostacolato i soccorsi. E per la Giornata Onu del rifugiato chiede di fare “tutto il possibile” nella prevenzione. Il ringraziamento per l’affetto e la vicinanza per l’intervento e nei giorni di degenza. La preghiera per gli studenti in Uganda e la popolazione Ucraina. L’amore di Dio “realtà fondamentale della vita”.
La denuncia in un documento diffuso oggi da Amnesty International. A mesi di distanza dalla fine della rassegna calcistica Fifa e Qatar devono ancora offrire “un regime efficace e accessibile” per ottenere i risarcimenti. Possibilità di ricorso precluse per quanti sono tornati nei Paesi di origine.
Il governo vuole rivedere le regole sui permessi per i nikkei yonsei, stranieri con discendenza alla quarta generazione. I primi incentivi all’immigrazione col governo Abe nel 2018, pur entro rigorosi termini lavorativi, sociali e di conoscenza della lingua. Una rivoluzione dettata dall’invecchiamento e dal calo della popolazione, crollano consumatori e lavoratori attivi.
Esplode la protesta dei rifugiati nei centri di accoglienza oltre-confine, in Bangladesh. Più di un milione sono stanziati nei campi del sud-est, diventato il più grande insediamento profughi del mondo. I dimostranti chiedono diritti di cittadinanza e la ripresa dei programmi assistiti di rimpatrio. Nel 2022 sono morti 348 Rohingya nel tentativo di raggiungere in barca Malaysia e Indonesia.
Durante la visita nella capitale vietnamita ha auspicato una "partnership di primo piano" tra i due Paesi nel grande gioco delle alleanze intorno al Mar Cinese Meridionale. “Sappiamo che in settori come l'assistenza agli anziani c'è l'opportunità di un maggiore scambio e di un maggiore sostegno". Da parte sua il governo vietnamita ha compiuto un "gesto di clemenza" nei confronti di due australiani condannati a morte.
Da diverse regioni russe nelle ultime settimane segnalati arresti di massa di lavoratori e studenti di Dušanbe: verifiche e perquisizioni senza apparente motivo e anche numerosi atti di violenza. L'accusa dei tagichi: pressioni per spingere il più fedele alleato dell'Asia centrale a un maggiore coinvolgimento sul fronte ucraino.