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Settimana santa, le restrizioni al confine fra Israele e Palestina fanno diminuire i pellegrini
Alla processione per la Domenica della Palme, circa 10mila pellegrini in meno rispetto agli anni passati. Molti cristiani palestinesi bloccati alla frontiera con Israele. Il vice -cancelliere del Patriarcato latino di Gerusalemme sottolinea il clima di gioia e devozione dei pellegrini, nonostante le difficoltà .
Gerusalemme (AsiaNews) – In terra Santa diminuisce l’afflusso di pellegrini, a causa del clima di tensione e dei controlli serrati ai check-point fra i Territori palestinesi e lo Stato di Israele. Ieri, circa 10mila fedeli hanno partecipato alla processione per la Domenica della Palme, guidata da mons. Fouad Twal, patriarca latino di Gerusalemme . Il numero è in calo rispetto alla media di 20mila pellegrini che ogni anno compiono il percorso dal villaggio palestinese di Betfage fino alla città vecchia di Gerusalemme.
P. Marcello Gallardo, vice-cancelliere del Patriarcato latino di Gerusalemme afferma ad AsiaNews, che “molti cristiani di Betlemme e Ramallah non hanno partecipato alla processione, a causa dei pochi permessi rilasciati dalle autorità israeliane, in occasione della Settimana santa”.
“Nonostante le difficoltà – aggiunge – i pellegrini sono ancora numerosi e nei prossimi giorni affolleranno i luoghi santi della Passione di Cristo”. Secondo il sacerdote il clima che si respira fra i fedeli è di gioia e la gente sta vivendo con grande fervore e devozione il periodo pasquale”.
P. Athanasius Macora ofm, ex direttore del Christian information Center (Cic), spiega che rispetto agli anni passati i luoghi santi sono meno affollati. Secondo il Cic alcuni stranieri hanno cancellato le loro prenotazioni a causa della situazione di tensione in Medio oriente.