Un gruppo di monaci vietnamiti in missione nel cuore dell'Europa
Da settembre otto cistercensi provenienti del Vietnam centrale si sono stabiliti nel monastero di Nothgottes, situato nella valle del Reno. Presto verranno raggiunti da altri otto confratelli. La prima cappella nell'area รจ stata eretta nel 1390 per commemorare una statua di Cristo nell'orto degli Ulivi. La rinascita delle vocazioni monastiche nel Paese asiatico.

Ho Chi Minh City (AsiaNews/EdA) - Un gruppo di monaci cistercensi vietnamiti riporta agli antichi splendori il monastero di Nothgottes, situato nella valle del Reno, sui terreni della diocesi di Limburg (Germania). Nel settembre scorso, infatti, otto religiosi asiatici provenienti dal convento di Don Duong, distante circa 20 km da Dalat, nel Vietnam centrale, hanno lasciato il Paese di origine per trasferirsi in questo storico luogo di ritiro e preghiera nel cuore dell'Europa. Su invito della diocesi tedesca, nelle prossime settimane a loro si aggiungeranno altri otto confratelli che andranno ad arricchire la neonata comunità.

Gli edifici del nuovo monastero sorgono nell'area di Nothgottes, secolare meta di pellegrinaggi nella valle del Reno, una regione inserita dal 2002 fra i patrimoni mondiali dell'umanità dagli esperti dell'Unesco. La prima cappella fu edificata nel 1390 da alcuni signori della zona, per commemorare un avvenimento straordinario, tramandato per via orale: la scoperta da parte di un contadino di una statua del Cristo, nell'orto degli Ulivi, che suda sangue.

Nel 15mo secolo la piccola cappella si ingrandisce, fino a diventare una chiesa in grado di accogliere pellegrini, che giungono sul posto sempre più numerosi. Fra il 1620 e il 1622 una comunità di frati cappuccini fonda un monastero, che gode di fama e splendore fino ai primi anni del 1800. Dopo averlo riaperto nel 1930, i religiosi lo abbandonano per la seconda volta nel 1951, consegnandone la proprietà e la cura alla diocesi locale. Per decenni viene usata come sede di ritiri spirituali e centro di accoglienza, finché la diocesi tedesca si rivolge ai cistercensi vietnamiti, una congregazione in rapida espansione e ricca di vocazioni, chiedendo loro di occuparsi della struttura.

Il monastero di Don Duong, dal quale provengono i religiosi vietnamiti, è situato ai piedi degli Altipiani centrali del Vietnam e appartiene alla congregazione cistercense della Santa Croce. L'edificio è stato realizzato nel 1918 in una zona remota della provincia di Quang Tri, a nord del fiume Ben Hai, usato come punto di confine fra il Nord e il Sud del Paese in seguito agli accordi di Ginevra del 1954. Il monastero di Phuoc Son (montagna della gioia in lingua locale) è nato su iniziativa del missionario Mep p. Henri Denis; il primo abate è stato p. Thaddée Lê Huu Tu, futuro vescovo di Phat Diêm.

Nel 1954 accoglieva circa 200 religiosi, la maggior parte dei quali sono fuggiti verso sud al momento della partizione del Paese, lasciando la struttura in stato di semi-abbandono. La stretta sulle religioni, imposta dal governo comunista all'indomani della riunificazione nel 1975, non ha certo favorito una ripresa a pieno regime della vita del convento. Solo negli anni '90 con le prime, parziali concessioni in tema di culto, le vocazioni hanno ripreso a fiorire permettendo al monastero di Don Duong di richiamare - ancora - decine di fedeli pronti a dedicare la propria vita a Cristo.